COMUNQUE FINISCANO LE ELEZIONI UN NO-DEAL È ANCORA POSSIBILE

L’ombra di una Brexit No-deal rimane, vi sono quattro possibilità attraverso le quali, le imminenti elezioni, potrebbero far rivivere il pericolo di una brusca divisione del Regno Unito dall'Unione europea.

  1. Solo attraverso una maggioranza conservatrice (più di 325 seggi), Boris Johnson e i Tories formeranno il prossimo governo. Successivamente, Johnson mirerà a far approvare il suo accordo Brexit per lasciare ufficialmente l'UE entro il 31 gennaio. Seguiranno 11 mesi per cercare di negoziare un accordo commerciale con Bruxelles. Allarme No-Deal: 31 dicembre 2020.
  2. Il parlamento potrebbe risultare diviso ancora una volta dopo le elezioni. Questo preannuncerebbe maggiori problemi. Allarme No-Deal: 31 gennaio 2020.
  3. Se i Tories non raggiungessero i 300 seggi, i laburisti potrebbero rivolgersi a partiti più piccoli per entrare in Downing Street, anche senza Corbyn. Allarme No-Deal: 31 gennaio 2020.
  4. Nel caso in cui Tories e Labour vincessero un numero simile di seggi, con Corbyn come Primo Ministro, si cercherebbe un accordo sulla Brexit prima di metterlo al voto attraverso un referendum. Allarme No-Deal: prossimo governo conservatore.

Con i conservatori che godono di un vantaggio di 12 punti in media, negli ultimi cinque sondaggi, le possibilità di Johnson di varare il suo accordo attraverso il prossimo Parlamento sembrano essere sicure. Nel frattempo, il leader laburista Corbyn ha accusato i conservatori di aver cercato di vendere il servizio sanitario nazionale SSN durante colloqui commerciali segreti con gli Stati Uniti.

Fonte: Bloomberg - Brexit Bulletin