GLI OCCHI DI JOHNSON PUNTEREBBERO A MAGGIO 2020

Boris Johnson potrebbe finire per indire elezioni generali quest'autunno? Questa è la domanda sollevata il 5 Luglio dal FT, da George Parker e Seb Payne, ed è una domanda che difficilmente scomparira’ nel breve periodo.

Un certo numero di deputati conservatori sono ora in attesa delle elezioni di ottobre; si stanno preparando, assemblando squadre elettorali e raccogliendo fondi nella convinzione che il signor Johnson potrebbe improvvisamente portare la Gran Bretagna alle urne in autunno.

Ma quanto è probabile un'elezione ad ottobre?

È facile immaginare come Johnson (supponendo che vinca la premiership) potrebbe essere costretto a chiederne una se il Parlamento bloccasse le sue intenzioni. Ad esempio, potrebbe cercare di ottenere una accordo Brexit rivisto, approvato dai Comuni in autunno, solo per scoprire che questo possa venir respinto dai parlamentari (come è successo con Theresa May).

O potrebbe provare a portare il Regno Unito lungo la strada del non accordo il 31 ottobre, solo per scoprire, anche in questo caso di essere bloccato poi dai parlamentari.

In entrambe le circostanze, potrebbe non avere altra scelta che dichiarare un’elezione per cercare una maggioranza più ampia.

Molto più difficile da credere è che Johnson possa tornare dalla pausa estiva e immediatamente richiedere un'elezione di sua spontanea volontà. Ci sarebbero infatti, tre problemi legati a tale mossa:

  • Primo, i conservatori andrebbero alle urne senza aver conseguito la Brexit;
  • Secondo, una tale strategia richiederebbe un patto elettorale con il partito Brexit di Nigel Farage per evitare di dividere il voto di destra, che sarebbe molto controverso;
  • Terzo, non sarebbe chiaro quale messaggio l'onorevole Johnson rivolga all'elettorato. L'unico concepibile è: "datemi una maggioranza maggiore così da poter ottenere la Brexit attraverso i Commons". Ma è esattamente quello che Theresa May disse quando chiamo’ un'elezione a giugno 2017, senza successo.

Uno scenario molto più probabile è il seguente: Johnson raggiunge il numero di 10 e va a Bruxelles in autunno, negozia una modifica della Dichiarazione politica non vincolante che definisce il futuro quadro commerciale tra Regno Unito e UE; ottiene l'accordo rivisto approvato dai Comuni. La Gran Bretagna, quindi, lascia formalmente l'UE a primavera il prossimo anno e il signor Johnson tiene l'elezioni poco dopo per "celebrare" l'impresa.

L’ipotesi è che Johnson abbia gli occhi puntati su Maggio 2020 come momento per andare alle urne.

 

Fonti: Financial Times