I COLLOQUI SULLA BREXIT SONO RIPRESI DOPO UNA PAUSA ESTIVA, MA L’ACCORDO SEMBRA NON ESSERE VICINO

L'avvertimento è arrivato dal capo negoziatore dell'Unione europea: Gran Bretagna e UE potrebbero non essere in grado di raggiungere un accordo sulle loro relazioni commerciali. Le parole di Barnier sono segno di quanto siano frustrati i funzionari per la mancanza di progressi compiuti in cinque mesi di negoziati on-off. A giugno, dopo che il primo ministro Boris Johnson ha parlato con i massimi funzionari dell'UE, a Bruxelles si sperava che un accordo fosse in vista, ma l’ottimismo è svanito velocemente, con Barnier che accusa oggi gli inglesi di perdere tempo e di non aver risposto alle preoccupazioni dell'UE.

Le due parti non riescono a superare i due grandi ostacoli: i diritti di pesca e la di parità di condizioni nel commercio, in particolare quali sussidi la Gran Bretagna sarà in grado di distribuire alle imprese dopo la Brexit. L'UE si attiene al suo principio di parallelismo, rifiutandosi di negoziare le questioni più facili a meno che il Regno Unito non si impegni prima sulle parti difficili. Ciò significa che le due parti non possono nemmeno contrassegnare come complete le cose su cui sono d'accordo. Se solo l'UE si muovesse su questo, dicono gli inglesi, il mese prossimo potrebbe essere raggiunto un accordo. La controparte britannica di Barnier, David Frost, ha affermato che l'approccio rende i progressi "inutilmente difficili".

A meno che le due parti non riescano a colmare questo divario, non ci sarà alcun accordo: Barnier lo ha chiarito venerdì. Per quanto riguarda la pesca, i due negoziatori non hanno fatto progressi, ma è possibile che l'Unione europea tenga duro fino all'ultimo prima di offrire un compromesso. Ma crescono anche sì e possibilità che Frost e Barnier avranno bisogno di più tempo di quanto consentito dalla scadenza di ottobre dell'UE.

 

Fonte: Bloomberg