JOHNSON DIVENTA PRIMO MINISTRO E PROMETTE LA BREXIT ENTRO IL 31 OTTOBRE

Il nuovo primo ministro afferma di poter dar vita ad un accordo migliore con l'EU ma si preparerà comunque per un no-deal.                      Boris Johnson è diventato il nuovo primo ministro del Regno Unito, promettendo di portare a compimento la Brexit con un accordo entro il 31 ottobre. In piedi fuori da Downing Street dopo aver visitato la Regina, Johnson ha tenuto un discorso pieno di dichiarazioni patriottiche, dicendo che "le persone che scommettono contro la Gran Bretagna perderanno".

Johnson nel suo discorso ha citato una serie di priorità nazionali, tra cui: reclutare 20.000 nuovi agenti di polizia; migliorare il servizio offerto dal sistema sanitario nazionale con l’obbiettivo di eliminare la crisi dell'assistenza sociale; risolvere problemi relativi all’assistenza per gli anziani con ricoveri ospedalieri; incrementare fondi per le scuole primarie e secondarie; sostenere i settori delle biotecnologie e dello spazio; modificare la tassazione per favorire capitale e ricerca e la creazione di porti franchi; dare forte impulso alle infrastrutture (strade, ferrovie, banda larga). Il tutto nell’ottica di superare le forti disparità regionali nel Regno Unito, stimolando la crescita e migliorando la capacità di attrarre investimenti esteri. Ma il focus principale del discorso è stata la determinazione a realizzare la Brexit entro i prossimi 99 giorni. “Faremo un nuovo accordo, un accordo migliore che massimizzerà le opportunità della Brexit e ci consentirà allo stesso tempo di sviluppare un nuovo ed eccitante partenariato con il resto dell'Europa basato sul libero scambio e sul sostegno reciproco. Sono sicuro che tra 99 giorni lo avremo. È giunto il momento di agire, di prendere decisioni, di dare una forte leadership e di cambiare questo Paese in meglio ”.

Secondo Johnson, sarà quindi possibile stipulare un nuovo accordo di recesso e stabilire nuovi e fruttuosi rapporti con l’Unione. Egli ha innanzitutto promesso unilateralmente ai cittadini europei residenti nel Regno Unito di poter continuare a vivere e lavorare nel paese; quanto al confine irlandese, afferma di non voler in alcun modo introdurre controlli alla frontiera, rifiutando il backstop presente nell’accordo di Theresa May. Con quanto detto, il nuovo primo ministro, ha inviato un colpo di avvertimento a Bruxelles, che sta preparando ad “incolpare” se non fosse possibile raggiungere l’accordo stesso.  Importante sottolineare che, secondo il primo ministro il no-deal non è un obiettivo, ma che il Regno Unito dovrà essere comunque pronto per un’uscita senza accordo. "Dico ai nostri amici in Irlanda, a Bruxelles e in tutta l'UE, sono convinto che possiamo dar vita ad un accordo ma è ovviamente vitale allo stesso tempo prepararsi alla remota possibilità che Bruxelles rifiuti ulteriormente di negoziare e quindi saremo costretti ad uscire senza alcun accordo".

Fonte: The Guardian & Banca d’Italia