JOHNSON HA 12 GIORNI PER PRESENTARE I SUOI PIANI BREXIT ALL'UE

L'Europa fa pressing su Londra in vista del 31 ottobre, termine ultimo fissato per la Brexit. Il presidente di turno dell'Unione Europea, il premier finlandese Antti Rinne, detta l’ultimatum a Johnson: il primo ministro britannico ha 12 giorni di tempo, fino alla fine di settembre, per presentare una proposta scritta di accordo sull'uscita del Regno Unito dall'Ue. Altrimenti "è tutto finito", dice Rinne, aggiungendo di aver concordato questa linea con il presidente francese Emmanuel Macron.  Altrimenti, sarà Brexit no-deal, con tutte le sue conseguenze. Ma il timing di Londra sembra essere diverso. Johnson aveva già dichiarato in precedenza che il vertice Ue del 17 ottobre sarebbe l'occasione opportuna per trovare un'intesa consensuale con Bruxelles. Tuttavia, egli stesso insiste sul fatto che la Brexit avverrà entro la scadenza del 31 ottobre, anche se un accordo non venisse concordato.

Nella risoluzione approvata a larga maggioranza ieri dal Parlamento europeo i deputati si dicono aperti a un'eventuale proroga oltre il 31 ottobre, se richiesta dal Regno Unito e a condizione che sia giustificata e con uno scopo specifico, ad esempio per evitare un'uscita senza accordo, svolgere elezioni generali o referendum, revocare l'articolo 50 o approvare un accordo di ritiro. Il governo britannico ha affermato che i colloqui con l'UE stanno facendo progressi da quando Johnson è divenuto PM a luglio, mentre l'UE continua a criticare il Regno Unito per non aver presentato alcun piano scritto. Nei giorni scorsi, il presidente della Commissione europea, Juncker, ha dichiarato che l’incontro avvenuto con Johnson è stato "costruttivo", ma ha ribadito che, fino a quando proposte concrete non vengono avanzate, non sarà in grado di dire se sono stati compiuti progressi reali.

Fonte: BBC News