REGNO UNITO - I NEGOZIATI POTREBBERO ARRESTARSI A MENO CHE NON VENGANO REALIZZATI PROGRESSI IN SETTORI CHIAVE COME LA PESCA

Oggi è iniziato il terzo round di negoziati e David Frost, capo negoziatore del Regno Unito, afferma che il progetto di accordo sulla pesca è stato presentato all'UE. Bruxelles dopo la delusione dei precedenti colloqui, spingerà la Gran Bretagna ad impegnarsi in negoziati dettagliati sull'accesso alle acque di pesca e su altre importanti priorità, avvertendo che i colloqui delle due parti su una futura relazione si fermeranno a meno che il lavoro su tutti gli argomenti chiave non proceda in parallelo. Entrambe le parti hanno sottolineato la necessità di compiere il maggior numero possibile di progressi in vista del vertice UE-Regno Unito di giugno.

Inoltre, l’UE sembra aver accettato l’improbabilità che il Regno Unito cerchi un'estensione del periodo di transizione, nonostante il rischio di distaccarsi dall'unione doganale e dal mercato unico senza un accordo commerciale. Nel frattempo, la Gran Bretagna insiste sul fatto di essere stata ed essere tuttora pienamente impegnata nei colloqui e che le frustrazioni dell'UE si basano sulla determinazione del Regno Unito a lottare per la propria visione che salvaguarda lo stato sovrano indipendente del paese e privilegia l'autonomia normativa.

Sul fronte della pesca, il primo ministro britannico Boris Johnson ha escluso qualsiasi accordo che garantisca l'accesso a lungo termine dei pescatori dell'UE alle acque britanniche, insistendo sul fatto di operare negoziati annuali per la gestione della tematica. Per quanto riguarda l'energia, il Regno Unito sta cercando accordi con il blocco sul commercio di elettricità e gas, nonché sulla cooperazione nel settore dell'energia nucleare. Inoltre, sono state respinte le richieste dell'UE di una "parità di condizioni" vincolante per il mercato del lavoro, gli standard ambientali e di concorrenza che attingerebbero fortemente al diritto europeo.

Fonte: The Financial Times