UE AVVERTE “IL REGNO UNITO DEVE RIVELARE UN PIANO DI AIUTI DI STATO PER SBLOCCARE I COLLOQUI SULLA BREXIT”

I negoziati faccia a faccia tra Regno Unito e UE sono riiniziati a Bruxelles, dopo che le squadre si sono impegnate ad intensificare i colloqui. Sarà la prima volta che David Frost e Michel Barnier si incontrano di persona da quando i colloqui sono stati avviati a marzo, a causa dell'epidemia di coronavirus. Dopo che il primo ministro britannico ha incontrato il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen all'inizio di giugno, ha affermato che ci sono ottime possibilità di ottenere un accordo commerciale entro ottobre, così da poter essere ratificato entro la fine dell'anno. In seguito all'ultimo round di colloqui ai primi di giugno, Barnier aveva affermato che non vi erano state aree di progresso significative e che i punti critici tra cui: "parità di condizioni", pesca ed il confine tra Irlanda e Irlanda del Nord rimanevano ostacoli da dover superare. Oggi all'inizio dei colloqui, il portavoce della Commissione europea Daniel Ferrie ha dichiarato che il messaggio generale di questa settimana, ma anche delle prossime e dei prossimi mesi, è quello di voler intensificare i negoziati al fine di fare progressi.

Tuttavia, Bruxelles afferma che la mancanza di un piano pubblico da parte della Gran in materia di aiuti di Stato rischia di ostacolare i colloqui. Michel Barnier ha recentemente espresso la sua disponibilità a esplorare nuove soluzioni per garantire che nessuna delle due parti possa utilizzare i sussidi per minare le economie della controparte. Dall’altro lato, Boris Johnson, così come ha promesso a novembre, garantisce che il Regno Unito si discosterà dall'UE perseguendo una politica indipendente per quanto riguarda i sussidi. Il Primo Ministro britannico ha infatti ripetutamente respinto le richieste dell'UE di incorporare il regime di aiuti di Stato del blocco nella legge britannica dopo la fine del periodo di transizione, sostenendo che sarebbe una violazione fondamentale della sovranità giudiziaria del Regno Unito. La richiesta dell'UE è, per l'appunto, quella che il Regno Unito continui a rimanere in linea con la politica europea in materia di sovvenzioni man mano che il cosiddetto "allineamento dinamico" si evolve. In questo modo, la Corte di giustizia europea avrebbe voce in capitolo sugli elementi della politica economica del Regno Unito. I funzionari del Regno Unito affermano che i dettagli sul futuro regime di aiuti di Stato non sono ancora stati pubblicati perché fanno parte dei negoziati in corso e nel frattempo, David Frost, capo negoziatore del Regno Unito, ha dichiarato che l'UE dovrebbe abbandonare alcune delle sue posizioni per poter compiere progressi, lasciando tuttavia intendere che il Regno Unito è pronto a entrare in una nuova fase di negoziati.

Fonte: The Financial Times & BBC News