Misure restrittive nei confronti della Siria

A seguito dell’esplodere del conflitto civile nel Paese e della repressione attuata dal Governo siriano, nel 2012 l’Unione Europea ha imposto sanzioni economiche su alcuni settori, con divieto di export/import di armi, petrolio e derivati, strumenti per telecomunicazioni, aerei e nel settore finanziario, oltre a sanzionare singoli esponenti del gruppo al potere e delle forze di sicurezza.

Non è sottoposto a sanzioni il commercio in quanto tale, salvo i settori citati. In linea teorica è quindi possibile ad esempio l’import/export di prodotti tessili o agricoli. Il problema deriva piuttosto dalle difficoltà frapposta dalle banche ad effettuare transazioni finanziarie, anche per gli effetti secondari delle sanzioni americane introdotte nel 2019, e questo è il primo aspetto da verificare prima di intraprendere una trattativa commerciale con controparte siriana.

I due documenti di riferimento sono: Regolamento UE n. 36 del 2012 aggiornato al 4 marzo 2019 concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Siria e la Decisone 2013/255/PESC del Consiglio del 31 maggio 2013, aggiornata al 29 maggio 2019, relativa a misure restrittive nei confronti della Siria

I viaggi in Siria sono tuttora fortemente sconsigliati. Si rimanda a quanto riportato sul sito  www.viaggiaresicuri.it del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con richiesta di informare sempre Ambasciata d’Italia a Beirut – Antenna Siria (Tel: 00961 5 956403) di un'eventuale presenza nel Paese.