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23 Gennaio 2023

Spagna

TELEFÓNICA, ORANGE E VODAFONE INVESTIRANNO PIÙ DI 1,5 MILIARDI NEL 5G IN SPAGNA

Le procedure d’asta per la concessione delle licenze di telefonia mobile 5G in Spagna si sono concluse. I tre principali operatori, Telefónica, Orange e Vodafone, hanno stanziato insieme più di 1,5 miliardi di euro nelle varie gare d’appalto, relative alle varie frequenze, per offrire questa tipologia di servizi. Ripartendo tale importo per società, Vodafone ha stanziato più di 550 milioni di euro, contro i 531 milioni di Orange e i 458 milioni di Telefónica. Gli investimenti nella banda 5G hanno coinciso con un periodo di forte pressione sui ricavi delle aziende del settore, a causa della forte concorrenza e del suo impatto sui prezzi, oltre che degli effetti della pandemia Covid-19. Ad esempio, secondo i dati della Commissione nazionale per il Mercato e la Concorrenza (https://www.cnmc.es/), i ricavi della vendita al dettaglio sono diminuiti di circa il 4% tra il 2018 e il 2021. Inoltre, la quota complessiva di mercato di Telefónica, Orange e Vodafone è scesa dal 77,5% al 74,2% nello stesso periodo, a causa dell’ingresso nel mercato di gruppi come MásMóvil e Digi. L'asta più importante si è svolta nel luglio 2021 per le frequenze a 700 MHz. I tre operatori hanno impegnato un investimento congiunto di 1,01 miliardi di euro, appena l'1,5% in più rispetto al prezzo di partenza di 995 milioni di euro. Il processo, rinviato dall'anno precedente a causa della pandemia, era iniziato con controversie tra gli operatori e il governo sulla base d’asta, inizialmente fissato a 1,17 miliardi di euro. A seguito di tali discussioni, il governo ha deciso di ridurre il prezzo di partenza del 15%. La suddetta cifra di 1,01 miliardi di euro è stata di gran lunga inferiore ai 2,1 miliardi di euro previsti nel bilancio generale dello Stato come entrate dalla vendita di questi asset dello spettro. Vodafone e Orange hanno pagato 350 milioni a testa, contro i 310 di Telefónica, che tuttavia ha acquisito maggiori obblighi di distribuzione, con l'impegno a coprire con il 5G, entro giugno 2025, tutti i comuni con più di 20.000 abitanti, gli aeroporti, i porti, le stazioni AVE (treni ad alta velocita’), le autostrade, le superstrade e le strade a più corsie. L'ultima gara, sulla banda dei 26 GHz, si è svolta questa settimana e ha portato a entrate per lo Stato pari a 36 milioni di euro, al di sotto della base d’asta prezzo di 56 milioni, dopo che molti blocchi di frequenze sono rimasti non assegnati, soprattutto a livello regionale, dove è stato assegnato solo uno dei 38 blocchi messi all'asta. Dei blocchi nazionali, il 25% non è stato assegnato a causa della mancanza di interesse da parte delle telecomunicazioni. Telefónica ha acquistato cinque blocchi nazionali da 200 MHz, raggiungendo il limite stabilito, per un importo di 20 milioni di euro. Orange e Vodafone hanno acquistato due blocchi ciascuno, per un esborso di 8 milioni di euro. Tutte e tre le società hanno pagato il prezzo iniziale stabilito di 4 milioni di euro per blocco. Globe Operator Telecom, con sede a Valladolid, ha acquistato un blocco regionale per 200.000 euro. (ICE MADRID)


Fonte notizia: GIORNALE CINCO DIAS