Svizzera
PEGGIORANO PROSPETTIVE PER INDUSTRIA, INDICE PMI AI MINIMI DA 2020
Si offuscano sensibilmente e in modo inaspettato le prospettive per l'industria svizzera. Il relativo indice PMI elvetico - che illustra il comportamento dei manager che, nelle imprese, si occupano degli acquisti aziendali - in gennaio si è attestato a 49,3 punti, cioè al di sotto della soglia di crescita fissata a 50: non accadeva dal luglio 2020. Rispetto a dicembre l'indice mostra un netto calo di 5,2 punti, mentre su base annua la flessione è di 14,4 punti, ha indicato oggi Credit Suisse (CS). Gli specialisti della banca interpretano le informazioni raccolte, attraverso un sondaggio, dall'associazione di categoria Procure.ch. L'andamento del parametro può essere definito una sorpresa: la gran parte degli analisti si aspettava infatti sì una contrazione, ma assai meno marcata; i pronostici andavano da 52,0 a 54,3 punti (partendo da un dato di 54,1, nel frattempo rivisto a 54,5). Dopo 29 mesi l'indicatore abbandona quindi la zona di crescita: il punto più alto era stato raggiunto nel luglio 2021, quando erano stati registrati 70,0 punti, massimo assoluto da quando vengono raccolti i dati, cioè dal gennaio 1995. La flessione registrata in gennaio interessa praticamente tutti i componenti dell'indice, a partire dalla produzione e dalle commesse in portafoglio. Segnali rallegranti concernono l'aumento meno diffuso dei prezzi di acquisto e l'accorciamento generale dei tempi di consegna. Rimangono positivi anche gli echi che arrivano sul fronte del lavoro: quasi un'impresa su quattro sta infatti ampliando l'organico, mentre solo il 6% riduce il personale. (ICE BERNA)
Fonte notizia: Swissinfo