A lungo insediatosi nel centro di Beirut con il ristorante al-Mandaloun Waterfront, l'omonimo gruppo continua a svilupparsi lì con l'apertura, il 9 febbraio, di un bistrot di cucina internazionale: Leo La Terrasse. Niente di molto innovativo per il settore della ristorazione nella capitale libanese, ma questo concetto non era ancora presente in questo distretto, secondo Charif Doumit, partner di progetto e direttore generale dell'azienda libanese specializzata nella ristorazione, al-Mandaloun. “Nel centro della città ci sono molti ristoranti libanesi e alcuni giapponesi che offrono sushi. Con il nostro menu vario e l'atmosfera da brasserie, volevamo fare la differenza", spiega.Per questo progetto, Charif Doumit ha collaborato con una “nuova arrivata nel mondo della ristorazione”, Rania Abou Mosleh. "Questa è la prima volta che collaboriamo, ma il nostro duo funziona bene", afferma. Sono stati necessari sette mesi di lavoro ai due imprenditori per realizzare Leo La Terrasse, l'insegna che reinveste i locali di un negozio di abbigliamento. Ma l'ammontare dell'investimento resta un segreto ben custodito: «Preferiamo non parlare di budget», dice il direttore.Tuttavia, l'ubicazione del bistrot ha svolto un ruolo centrale per gli investitori. “Il centro, con i suoi ampi marciapiedi, ci ha permesso di sfruttare al massimo lo spazio esterno per installare un'ampia terrazza. E poi il quartiere è pedonale, la corniche è a pochi passi. I libanesi possono correre in riva al mare e poi venire a pranzare da noi. È un luogo di transito ideale. L'apertura di Leo La Terrasse è anche una questione di tempismo. «Il centro città sta vivendo una nuova vita con la riapertura di molti hotel di lusso nei dintorni, come l'InterContinental Phoenicia», situato a pochi passi, spiega. (ICE BEIRUT)

Fonte notizia: L'Orient le Jour