L'incubatore Berytech ha celebrato la scorsa settimana al Sursock Museum di Beirut il rinnovo per quattro anni del suo programma ACT (Agri-Food and Clean-Tech) Smart Innovation Hub,  lanciato a settembre 2019 e da allora cofinanziato dall'Ambasciata dei Paesi Bassi.  Rivolta ai settori agroalimentare e delle tecnologie pulite, questa iniziativa mira a stimolare l'ecosistema imprenditoriale libanese attraverso l'innovazione e la creazione di start-up specializzate in questi due campi. Secondo il comunicato stampa di Berytech, l'ACT Smart Innovation Hub è destinato a supportare "direttamente e indirettamente più di 350 start-up, 150 piccole e medie imprese e 5 organizzazioni di supporto all'innovazione nell'ecosistema" del Libano.  Presente alla cerimonia, Hans Peter van der Woude, Ambasciatore dei Paesi Bassi, ha descritto gli imprenditori come la “spina dorsale del settore produttivo” che consente in particolare di “creare valore” e “occupazione”. L'amministratore delegato di Berytech, Maroun N. Chammas, dal canto suo, ha sottolineato la rilevanza di questa iniziativa secondo la visione dell'incubatore che, tra l'altro, aiuta “le imprese innovative a nascere, crescere ed evolversi”.  In questo contesto, l'ACT Smart Innovation Hub ha tre nuovi programmi: un programma di crescita volto a potenziare 250 start-up ancora in fase di ideazione; “ScaleSmart”, un programma di preparazione agli investimenti per 20 start-up in fase di avvio e pre-avvio ; e la creazione di due nuovi cluster sulle energie rinnovabili e la gestione dei rifiuti, come il suo programma di accelerazione QOOT Agri-Food Innovation Cluster, che lavora sulla promozione e l'innovazione del settore agroalimentare libanese.  "Stiamo ora passando dalla fase preliminare delle start-up a quella dell'idea, al loro sviluppo come scale-up e cluster, al fine di attivare e far crescere un ecosistema imprenditoriale libanese", ha sintetizzato Lara el-Khoury, direttrice di l'ACT Smart Innovation Hub.   (ICE BEIRUT)

Fonte notizia: L'Orient le Jour