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31 Marzo 2023

Croazia

CROAZIA E SLOVENIA PUNTANO SULL'INTESA BILATERALE ENERGETICA

Slovenia e Croazia  si mobilitano e mettono in campo nuovi accordi per rafforzare la sicurezza energetica. “Tutte le condizioni sono state soddisfatte, firmeremo al più presto un accordo di solidarietà sull’energia, soprattutto sui gasdotti“, ha annunciato alla stampa il primo ministro sloveno, Robert Golob, dopo l’incontro con l’omologo croato, Andrej Plenković. Una nuova collaborazione, che spazia dal gas al nucleare, in attesa degli sviluppi della legislazione nell’Unione Europea sugli obiettivi comuni di energia rinnovabile.Il primo punto in agenda per i due primi ministri è stato quello dell’approvvigionamento di gas. Un tema già affrontato nell’agosto dello scorso anno, si attende solo la prossima visita in programma del premier Golob in Croazia per la firma ufficiale tra i due governi dell’accordo di solidarietà in caso di crisi di approvvigionamento. Si tratterebbe dell’ottava intesa bilaterale – promossa anche dalla Commissione Europea nel piano RePowerEu. A proposito di approvvigionamento energetico, l’intesa strategica dei due vicini dell’Italia si estende anche al gas naturale liquefatto, in particolare sul progetto di espansione del terminale sull’isola di Krk, in Croazia. Lubiana è interessata al progetto di Zagabria di rendere il terminale di Gnl uno snodo energetico per l’Europa centrale, con la collaborazione dei Paesi della regione interessati. Si parla di un aumento della capacità da 2,9 miliardi di metri cubi di gas naturale all’anno a 6,1 miliardi, ma soprattutto di un’iniziativa che potrebbe diventare di interesse comune a livello comunitario, capace di migliorare le forniture sia verso i Paesi membri Ue – come Ungheria, Austria, Germania e la stessa Slovenia – sia verso i candidati all’adesione all’Unione, come la Bosnia ed Erzegovina.Ma la cooperazione energetica si potrebbe anche spingere oltre il tema del gas. Slovenia e Croazia sono due dei dieci firmatari dell’Alleanza per il nucleare promossa dalla Francia e siglata a Bruxelles il 28 marzo dai rispettivi ministri dell’Energia. In attesa di conoscere se l’atomo sarà alla fine inserito tra gli obiettivi di energia rinnovabile dell’Unione Europea, i due premier hanno portato avanti i colloqui bilaterali sulla joint venture della centrale nucleare di Krško, in Slovenia. L’idea condivisa è di costruire una nuova unità presso l’impianto di proprietà comune dei due Paesi: una priorità su cui Slovenia e Croazia punteranno con ancora più forza nel caso in cui il nucleare fosse riconosciuto dall’Ue come energia pulita, rendendo il progetto ammissibile a ricevere fondi comunitari. (ICE ZAGABRIA)


Fonte notizia: https://www.eunews.it/ del 31/3/2023