Angola
ANGOLA: UNICEF, NECESSARIO 10% BILANCIO STATALE PER SETTORE IDRICO
Luanda – Il miglioramento del settore idrico, sanitario e igienico in Angola richiede un investimento annuo di circa il 10% del bilancio generale dello Stato, ovvero un aumento di 395 miliardi di kwanza (circa 725 milioni di euro) a 1,976 miliardi (oltre 3,5 miliardi di euro). Questa stima è espressa in un progetto Unicef, la cui presentazione pubblica è prevista per il 28 di questo mese, a Luanda, nell’ambito delle celebrazioni mondiali della Giornata dell’Acqua.Il documento presenta tale stima sulla base della “Diagnosis of African National Infrastructures” (Aicd), secondo la quale i Paesi africani dovrebbero cercare di destinare il 3,5% del loro Pil al settore idrico, sanitario e igienico.Oltre alla presentazione di un Piano strategico nazionale per l’approvvigionamento idrico e i servizi igienico-sanitari e al coinvolgimento delle parti interessate nelle decisioni, Unicef suggerisce al governo angolano anche di creare ulteriori fonti di finanziamento, compresi gli investimenti del settore privato, e di aumentare gli standard sanitari. Al fine di aumentare l’efficacia della spesa pubblica nel settore idrico e igienico-sanitario, raccomanda inoltre di investire nella modernizzazione amministrativa e nella digitalizzazione operativa, nel miglioramento del monitoraggio dei risultati e nella formazione del bilancio basata sui risultati, nonché nella responsabilità continua e nella trasparenza del bilancio nazionale.Il progetto di Unicef descrive inoltre ostacoli legati alla regolamentazione e alla strategia, appunto la “mancanza di nesso tra priorità e fabbisogni finanziari, anche se esistono piani nazionali” e obiettivi definiti che non sono indirizzati, con trasparenza, a istituzioni specifiche. Sempre sugli ostacoli legati alla regolamentazione e alla strategia, il progetto indica che “i finanziamenti futuri sono molto imprevedibili”, senza fondi vincolanti a lungo termine per il settore.Secondo il documento, il budget per il settore idrico, sanitario e igienico in Angola include “Approvvigionamento idrico”, “Igiene di base”, “Gestione dei rifiuti” e “Gestione delle acque reflue”. Tuttavia, se il bilancio statale copre le prime due voci – destinando rispettivamente per il 2023 il 74,1% e il 25,7%, Unicef osserva che dal 2020, non sono più previste spese per le voci “Gestione dei rifiuti” e “Gestione delle acque reflue”. Tale budget è in gran parte gestito dai Dipartimenti ministeriali dell’Ambiente e dell’Energia e dell’Acqua.Infine, la crescita annuale della popolazione angolana, stimata al 3% (34 milioni di abitanti), è un altro dettaglio evidenziato nell’analisi come una sfida fondamentale per l’approvvigionamento idrico, i servizi igienico-sanitari e le infrastrutture igieniche in tutto il Paese.Il progetto di Unicef mira ad analizzare le sfide del settore dell’acqua, dei servizi igienico-sanitari e dell’igiene in Angola, attraverso una prospettiva di finanza pubblica, a partire dall’analisi dell’assegnazione dei fondi governativi al settore negli ultimi 10 anni. (ICE LUANDA)
Fonte notizia: www.infoafrica.it - e stampa locale