Il quotidiano economico Finance ha commentato nei giorni scorsi il fatto che in Slovenia i consumi privati stiano progressivamente diminuendo. Dopo che la Commissione Europea ha previsto un notevole rallentamento per il 2023 ed il 2024 (che farebbe seguito a due anni di forte crescita), anche i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica vanno nella stessa direzione. Ad aprile il gettito IVA ha raggiunto poco meno di mezzo miliardo di euro, che equivale ad un modesto +0,3% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso (quando vigevano ancora alcune limitazioni anti-Covid). Il quotidiano finanziario ha osservato che anche se dall’autunno passato l’aliquota IVA per alcuni prodotti energetici (corrente e gas) è stata più bassa grazie agli interventi di sostegno governativi, i conti sulle bollette per tali prodotti energetici (quali base per il calcolo dell’IVA) sono molto più alti rispetto a prima. Nei primi quattro mesi di quest’anno le entrate dello Stato hanno raggiunto 7,25 miliardi di euro, +4,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; si tratterebbe però di un aumento determinato in parte dalla crescita dell’inflazione. Inoltre, il governo ha deciso di non prolungare la riduzione dell’aliquota IVA per i prodotti energetici (fornitura di corrente, gas, ecc.), come misura contro il caroprezzi. Il provvedimento era stato introdotto il 1° settembre 2022 con scadenza il 31 maggio scorso; per gli utenti in questo periodo l’IVA era stata abbassata dal 22% al 9,5%. (ICE LUBIANA)

Fonte notizia: stampa locale