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24 Gennaio 2025

Francia

I DUBBI DELLA CORTE DEI CONTI SULLA CREDIBILITÀ DEL PROGRAMMA NUCLEARE FRANCESE

La Corte dei conti ha pubblicato il rapporto “La Filiera EPR: una dinamica nuova, dei rischi persistenti” in cui mette fortemente in dubbio la credibiltà del programma nucleare francese. Il rapporto fa seguito a una prima serie di raccomandazioni formulate nel 2020. Da allora il contesto è profondamente cambiato, a seguito della decisione dello Stato francese di lanciare il Programma per il Nuovo Nucleare Francese (PNNF) e di rinazionalizzare EDF, principale fornitore di energia elettrica in Francia. La Corte dei conti riconosce diversi passi avanti nella riorganizzazione del settore nucleare ma sottolinea come la richiesta fatta a EDF nel 2020 di presentare il calcolo sulla redditività previsonale del programma EPR e EPR 2 risulti tuttora disattesa. EDF ha rimandato ulteriormente la presentazione delle cifre del progetto per la costruzione di sei reattori EPR2. Inoltre, per il reattore appena entrato in funzione a Flamanville, si è rifiutata di fornire le cifre sul rendimento dell’investimento e la stima prodotta dalla Corte parla di una redditività “mediocre”. La Corte stigmatizza l’incapacità di EDF di rispettare i costi e i tempi per la realizzazione dei reattori, già avviati nel Regno Unito, e dei nuovi reattori in progettazione in Francia. L’entrata in funzione del reattore di nuova generazione EPR 2 a Penly è infatti slittata dal 2035-2037 al 2038-2040. La pianificazione risulta incompleta e impedisce ai fornitori di rango 2 di programmare gli investimenti. Visti gli esiti disastrosi del cantiere di Flamanville, EDF si è impegnata a coinvolgere maggiormente la filiera ma il progetto definitivo degli EPR 2 è stato consegnato soltanto a metà del 2024, con 18 mesi di ritardo. Il quadro contrattuale stabilito da EDF è stato messo sotto accusa dagli industriali del settore che lamentano garanzie bancarie eccessive e una visione troppo orientata alla riduzione dei costi. Secondo la Corte, l’accumulo di rischi e obblighi a carico dei costruttori potrebbe portare al fallimento del programma EPR 2. La Corte sottolinea anche che la nuova governance interna, con la ripartizione delle competenze tra costruttore e committente recentemente riformata, e la ricerca di competenze ingegneristiche e tecniche in seno a EDF (oltre 100.000 nuove assunzioni necessarie entro il 2033) rimangono due punti chiave per lo sviluppo del programma e sono tuttora da verificare. I continui aumenti dei costi e le incertezze sulle modalità di finanziamento del PNNF, rischiano di screditare l’intero progetto EPR. Il programma, il cui costo era stato inizialmente stimato in 67,4 miliardi di €, è aumentato fino a 79,9 mld di € (+30%), che diventano oltre 100 se si calcolano i costi finanziari annessi. Le proiezioni inoltre si fondano sull’ipotesi di una sensibile riduzione dei tempi di costruzione dei nuovi reattori, messa fortemente in dubbio dai ritardi accumulati. Il Programma EPR 2 sarebbe minacciato dai ritardi nella realizzazione degli EPR nel Regno Unito oltre che dai malfunzionamenti riscontrati nei reattori già costruiti in Finlandia e in Cina. Nel Regno Unito, i tempi di costruzione del reattore di Hinkley Point C sono passati da 78 a 120 mesi mentre il costo è già aumentato di 13 miliardi di sterline. Il reattore gemello Sizewell C è al momento in stallo dopo la decisione del governo britannico di estromettere il partner cinese CGN dal consorzio di costruzione. Il costo per la sua costruzione è nel frattempo passato da 20 a 44 miliardi di sterline e EDF ha di conseguenza deciso di non investire nella sua costruzione. La Corte dei conti raccomanda EDF di non approvare la decisione finale di investimento su Sizewell C prima di aver diminuito significativamente l’esposizione finanziaria per Hinkley Point C. La decisione finale sull’investimento da parte dello Stato per la costruzione delle tre coppie di reattori EPR 2 in programma non potrà essere presa prima del 2026, a seguito delle negoziazioni con la Commissione Europea e della valutazione dei rilievi della Corte dei conti. La Corte raccomanda di subordinare l’approvazione da parte dello Stato alla presentazione di studi di progettazione dettagliati e alla messa in sicurezza del progetto dal punto di vista finanziario. La Corte dei conti raccomanda infine EDF di non impegnarsi in nuovi progetti internazionali a meno che non siano portatori di guadagni certi e non sia certo che non rallentino lo sviluppo del programma nucleare interno. (ICE PARIGI)


Fonte notizia: PC - Usine Nouvelle 15.01.2025