Se la Slovenia dovesse costruire un secondo reattore nucleare a Krško - già sede dell’attuale centrale - gli investitori stranieri saranno invitati a partecipare, e anche gli austriaci sono i benvenuti, ha dichiarato il Primo Ministro Robert Golob in un'intervista all'agenzia di stampa austriaca APA pubblicata nei giorni scorsi. Il Premier ha annunciato che il governo sloveno prenderà la decisione finale entro le elezioni generali della primavera 2026 e che un anno dopo i cittadini saranno consultati in un referendum. "Dato che stiamo giocando in modo irreversibile con il pianeta che lasceremo ai nostri figli, sembra irresponsabile non utilizzare tutte le tecnologie a nostra disposizione per mitigare il cambiamento climatico", ha affermato Golob ad APA, dichiarazione riportata anche dall’Agenzia di stampa slovena STA. L'Austria ha espresso in diverse occasioni la sua opposizione alla centrale nucleare di Krško (NEK) e ai potenziali piani per costruire Krško 2, adducendo problemi di sicurezza. Gli esperti sloveni, d'altra parte, affermano che la resilienza dell'impianto ai terremoti è stata confermata nel corso di diverse revisioni proprio sulla sicurezza. Golob ha ammesso, tuttavia, che l'energia nucleare presenta alcuni difetti, ma non accelera il cambiamento climatico: "spero e credo che convinceremo altri paesi che il nucleare dovrebbe essere considerato, almeno per un periodo di transizione di 30 anni, come una tecnologia equivalente che aiuta a ridurre le emissioni di gas serra". (ICE LUBIANA)

Fonte notizia: media locali