In base ai recenti dati pubblicati dall’Agenzia per l'Energia, lo scorso anno la produzione di elettricità in Slovenia ha raggiunto 12.192 GWh con un -15,4% rispetto al 2021. Al riguardo il portale di RTV Slovenia rileva che la diminuzione è avvenuta in un anno particolarmente impegnativo per il settore energetico, in primo luogo per le perturbazioni sul mercato a seguito della situazione in Ucraina, ma anche per la grave siccità con bassi livelli d’acqua che hanno ridotto la produzione. A ciò si sono aggiunti problemi con l'estrazione di lignite nella miniera di carbone di Velenje - a causa dei quali il funzionamento della centrale termoelettrica di Šoštanj ha dovuto essere interrotto - e la temporanea sospensione della centrale nucleare di Krško a causa dei lavori di manutenzione. Nel 2022 l'energia nucleare ha rappresentato il 43,6% di tutta l'elettricità prodotta che - nonostante la revisione - è stata di 6,1 punti percentuali maggiore rispetto al 2021. Il volume della produzione di energia nucleare è stato però del 2% in meno rispetto all'anno precedente. La quota di elettricità prodotta da combustibili fossili, vale a dire principalmente dal carbone, ha raggiunto il 25,5% il che è approssimativamente a livello del 2021 mentre il volume della produzione da combustibili fossili è diminuito del 16,7%. Nonostante il consumo sia diminuito del 3,8% la produzione interna è riuscita a coprire solamente il 70% del fabbisogno (-12,9 p.p. rispetto al 2021). La Slovenia è dunque risultata importatrice netta di energia elettrica. (ICE LUBIANA)

Fonte notizia: media locali