A fronte del calo delle vendite e di uno Yen che continua a restare debole, il colosso giapponese degli strumenti musicali, Yamaha Corp., ha deciso di ridurre i suoi investimenti in Cina e concentrarsi sulla produzione nazionale.  Come primo passo, ad aprile la Yamaha Music Manufacturing Japan Corp. - una filiale con sede a Iwata (Prefettura di Shizuoka) che gestisce gli impianti nazionali - sarà integrata alla sede centrale di Hamamatsu (Prefettura di Shizuoka) diventando la nuova base di produzione mondiale.La strategia seguita finora da Yamaha, sia in patria che all'estero, prevedeva di interrompere prima o poi la produzione nazionale. Pertanto questa recente svolta rappresenta un importante cambiamento nella politica aziendale. La Yamaha aveva programmato di incrementare la produzione in Cina di componenti chiave per pianoforti al fine di soddisfare la domanda, ma ora questa attività sarà svolta dallo stabilimento di Iwata. Il produttore ha inoltre già promosso investimenti per 35 miliardi di Yen (232 milioni di USD) in attrezzature necessarie per la produzione.Fino ad ora la Yamaha ha prodotto nei suoi stabilimenti in Giappone gli strumenti di fascia relativamente alta da esportare, eseguendo per lo piu' la produzione in Cina, Indonesia e altri Paesi. Nel mercato cinese, dopo anni di rapida crescita, le vendite di pianoforti hanno subito un crollo a causa del rallentamento economico del Paese, mentre il costo del lavoro e le altre spese sono aumentate.Sfruttando la debolezza dello Yen, la Yamaha adesso intende commercializzare gli strumenti musicali con modalità flessibili e adeguate ai singoli mercati, puntando a esportare prodotti Made in Japan.L'azienda creera' inoltre una società di approvvigionamento di semiconduttori in Malesia, che diventerà operativa in luglio, per combattere la carenza di questi componenti elettronici aggravatasi con la pandemia.  (ICE TOKYO)

Fonte notizia: ASAHI SHIMBUN