Il Paese lusitano si colloca alla 49ª posizione nel ranking delle economie mondiali. La crescita del PIL nel 2023 è stata del 2,3%, mentre le previsioni per quest’anno indicano un rallentamento all’1,2 %. Il Portogallo ha un elevato grado di apertura all’estero: le esportazioni di beni e servizi producono circa il 48,5% del PIL nazionale (superiore alla quota italiana che è al 32,7%), mentre l'import incide nella misura del 48,9 % sulla ricchezza nazionale (in Italia tale quota e' pari al 33,4%). La Spagna è il primo fornitore estero per il Portogallo, con una quota del 25% del totale dei prodotti importati, seguita da Francia e Germania. L’Italia si colloca al 6º posto tra i fornitori esteri del Portogallo, il quale, a sua volta, è il 36º fornitore estero dell’Italia. L'export italiano verso il Portogallo  nel 2023 e' stato pari a 5,5 miliardi di euro (con un calo del 4,3 %) mentre le importazioni di prodotti portoghesi in Italia si sono attestate a 3,5 miliardi (in crescita del 4,9%).  La quota di mercato italiana sul totale delle importazioni portoghesi è pari al 5%, superiore alla quota che l’Italia detiene a livello mondiale (2,9%), ma al di sotto della quota che il nostro Paese detiene nella vicina Spagna (7,4%). Nel 2023, l’interscambio tra i due Paesi ha superato la cifra di 9 miliardi di euro, con un saldo favorevole all’Italia di quasi 2 miliardi di euro. I prodotti italiani maggiormente esportati verso il Portogallo sono: macchinari, autoveicoli, abbigliamento, articoli in plastica e gomma, prodotti farmaceutici, pelletteria, agroalimentari e vini. (ICE MADRID)

Fonte notizia: ISTAT