Il mercato immobiliare residenziale israeliano è tornato al livello di attività che aveva prima dello scoppio della guerra. Il mese scorso, i nuovi mutui ipotecari sono ammontati a 6,2 miliardi di shekel (1,5 mld di euro, ndr), un valore simile alla media mensile dei primi nove mesi dello scorso anno, secondo i dati diffusi dalla Banca d'Israele. Il dato relativo ai mutui ipotecari di marzo è il più alto da agosto dello scorso anno ed è in linea con le segnalazioni degli operatori del settore immobiliare di una sostanziale ripresa del mercato negli ultimi mesi. L’indagine sulle transazioni pubblicata giovedì dal capo economista del Ministero delle Finanze, che non include marzo, mostra che nei primi due mesi di quest’anno si è registrato un aumento significativo del numero di acquisti di nuove case, mentre il mercato delle case di seconda mano è rimasto stagnante.Ci sono due spiegazioni principali per l’aumento dell’acquisto di nuove case: la prima è l'offerta di finanziamento "20-80" da parte dei promotori, cioè un acconto del 20% del prezzo di una casa al momento della firma del contratto e il pagamento del restante 80%, senza indicizzazione, quando la casa è consegnata. Questo approccio in effetti nasconde una riduzione del prezzo degli appartamenti, cosa che non avviene nel mercato dell'usato. L'altra motivazione è rappresentata dal fatto che molti appartamenti di seconda mano non hanno una stanza o una dependance protetta contro i raid aerei, cosa che di questi tempi gli acquirenti non sono disposti ad accettare. (ICE TEL AVIV)

Fonte notizia: Globes