Nel 2023 la domanda interna ha registrato un calo dell’1,7% risultato connesso con il calo degli investimenti privati, la debole crescita dei consumi privati e il forte disinvestimento nelle scorte. Questa tendenza negativa è stata attenuata dall’aumento della spesa pubblica. I consumi privati nel 2023 sono aumentati leggermente dello 0,1%, la perdita di dinamismo rispetto all’anno precedente (3,6%) si spiega con l’impatto dell’inflazione sulla fiducia e sui redditi. Allo stesso modo, criticità di rilievo registrate nelle diverse attività produttive nel corso dell’anno hanno rallentato il dinamismo dell’occupazione formale a livello nazionale, che è aumentata in media solo del 2,3% durante l’anno (6,4% nel 2022). Si stima che i consumi registreranno una ripresa nei prossimi anni e si espanderanno rispettivamente del 2,7 e del 2,8% nel 2024 e nel 2025, considerando la convergenza dell’inflazione verso la fascia obiettivo e ipotizzando un contesto di stabilità sociopolitica e dei prezzi che favorisca il recupero della fiducia dei privati, investimenti e occupazione. (ICE SANTIAGO)

Fonte notizia: Banca Centrale