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24 Aprile 2024

Svizzera

UBS: PRESIDENTE KELLEHER, "PREOCCUPATO" PER DISCUSSIONI SU CAPITALE

Il presidente del consiglio di amministrazione (Cda) di UBS Colm Kelleher si è nuovamente espresso contro requisiti aggiuntivi in materia di capile proprio: nel suo discorso all'assemblea generale degli azionisti di Basilea il dirigente si è detto "seriamente preoccupato" per alcune discussioni sul tema.È comprensibile che l'acquisizione di Credit Suisse (CS) abbia innescato un nuovo dibattito in Svizzera sulle modalità di regolamentazione delle banche, ha affermato il 66enne. UBS sostiene molte delle raccomandazioni formulate dalle autorità di vigilanza e dagli organismi di esperti, comprese quelle contenute nell'ultimo rapporto del Consiglio federale sulla stabilità bancaria.Nel contempo però auspicare una maggiore capitalizzazione significa promuovere il "rimedio sbagliato", ha sostenuto. "I requisiti patrimoniali per le banche di rilevanza sistemica globale sono aumentati significativamente negli ultimi 15 anni", ha sottolineato il manager con cittadinanza inglese e irlandese.A suo avviso non sono stati i coefficienti patrimoniali troppo bassi a costringere Credit Suisse a essere oggetto di un salvataggio storico: la conclusione da trarre dalla vicenda CS è che non esiste una soluzione normativa per un modello di affari difettoso. Il modello di business è responsabilità della direzione del gruppo e del consiglio di amministrazione: "La fiducia non può essere regolamentata", ha argomentato il dirigente che è laureato in storia e che nel tempo libero continua i suoi studi, in particolare sull'impero bizantino.Il dirigente cresciuto in una famiglia di condizioni economiche modeste e con otto fratelli e sorelle ha sostenuto anche che UBS non è "too big to fail", troppo grande per fallire. "UBS è una delle banche meglio capitalizzate d'Europa, con un modello commerciale sostenibile e un bilancio a basso rischio", ha sostenuto. In quanto banca svizzera, UBS è e rimarrà saldamente radicata nel paese, ha proseguito Kelleher. "La Svizzera è un pilastro della nostra strategia e non abbiamo intenzione di cambiare questo aspetto".Il presidente del Cda ha inoltre promesso agli azionisti che continuerà a perseguire l'idea di un aumento progressivo dei dividendi. "Il nostro obiettivo è che le nostre elargizioni totali di capitale superino il livello pre-acquisizione entro il 2026". (ICE BERNA)


Fonte notizia: SRF