Agenzia ICE
Italian Trade & Investment Agency

L’ICE-Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane organizza, in collaborazione con VERONAFIERE, la partecipazione collettiva delle aziende italiane del settore Lapideo (prodotto e tecnologia), alla 2a edizione della fiera MARMOMAC BRAZIL 2026.

La fiera si svolgerà a San Paolo, dal 24 al 26 febbraio 2026, presso il Distretto Anhembi.

Marmomac Brazil ha debuttato nel 2025 come vetrina internazionale per il settore delle pietre naturali nelle Americhe. La manifestazione, promossa dall’Associazione Brasiliana delle Pietre Ornamentali – Centrorochas e dal Sindacato dell’Industria delle Pietre Ornamentali, della Calce e del Calcare dello Stato di Espírito Santo – Sindirochas, è organizzata da Milanez & Milaneze, società del Gruppo Veronafiere. Si svolge presso il Distretto Anhembi di San Paolo e riunisce l’intera filiera della pietra naturale: dai produttori di materiali grezzi e lavorati ai fornitori di macchinari, utensili, prodotti chimici e servizi correlati, insieme ad architetti, designer e operatori del settore delle costruzioni.

La prima edizione ha registrato oltre 200 marchi espositivi e più di 12.000 visitatori qualificati, provenienti da tutti gli Stati brasiliani e da 75 Paesi, confermando l’elevato livello di internazionalità e la capacità della fiera di generare contatti commerciali concreti.

L'edizione 2026 raddoppierà la superficie espositiva, offrendo spazi più ampi e strutture potenziate per accogliere un numero crescente di aziende e visitatori. La fiera si propone come piattaforma strategica per la promozione dei materiali lapidei e delle tecnologie correlate nel mercato latinoamericano, forte del prestigio del marchio Marmomac, con oltre cinquant’anni di storia in Italia.

Il settore delle costruzioni in Brasile ha mostrato una ripresa moderata nell'ultimo biennio, trainata sia da iniziativepubbliche sia dall’aumento delle acquisizioni residenziali di fascia media e alta. Nel 2024 il mercato edilizio brasilianoha raggiunto un valore stimato di circa 127,6 miliardi di dollari, con una previsione di crescita media annua compresa tra il 4% e il 6% per il periodo 2025-2034. Anche in presenza di sfide come l’aumento dei costi dei materiali e i tassi d’interesse elevati, la domanda di abitazioni di alto livello e di progetti immobiliari di lusso è rimasta relativamente stabile. Tra il 2024 e il 2025 si è osservato un apprezzamento dei prezzi, in particolare a San Paolo, dove il valore medio delle abitazioni ha registrato un incremento di circa il 6%.

Nel periodo gennaio–ottobre 2025, le importazioni brasiliane di materiali lapidei (rocce ornamentali) hanno totalizzato 51,4 milioni di dollari, con un incremento del 31% rispetto allo stesso periodo del 2024 (39,2 milioni di dollari). Parallelamente, i volumi importati hanno raggiunto 89,2 mila tonnellate (+ 41,5% rispetto alle 63 mila tonnellate registrate nei primi dieci mesi del 2024), evidenziando una ripresa robusta della domanda interna di materiali lapidei esteri.

La Turchia si conferma il principale fornitore del mercato brasiliano, con 25 mila tonnellate e 10,1 milioni di dollari,pari a una quota del 28,1% in volume e 19,6% in valore, entrambe in crescita rispetto all’anno precedente.

L’Italia mantiene una posizione di rilievo nel segmento di alta gamma, collocandosi al settimo posto in volume (4,7 mila tonnellate, +21,9%) e al terzo posto in valore, con 6,6 milioni di dollari (+11,8%) con una quota di mercato del 12,8% del valore totale. Questo scarto tra posizione in volume e in valore conferma il posizionamento qualitativo superiore dei prodotti italiani, esportati verso un mercato che riconosce e premia il valore del design e della lavorazione italiana.

Nel campo delle tecnologie per l’estrazione e la lavorazione dei materiali lapidei, le importazioni brasiliane nei primi 10 mesi del 2025 ammontano a 1,4 miliardi di dollari, cifra in aumento dell’8,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con quota pari all’11,4%, l’Italia figura alla seconda posizione nella graduatoria dei principali paesi partner, dopo la Cina, la cui quota è del 38%.