Emergenza COVID-19

Entrare in Libano

Dall'11 gennaio 2021 l'aeroporto di Beirut opera con capacità ridotta la 20%.

- Tutti i passeggeri in partenza verso il Libano, ad esclusione dei bambini al di sotto dei 12 anni di età, devono presentarsi al check-in del Paese di partenza con il risultato negativo del tampone COVID-19 effettuato non prima di 96 ore. L'assenza del test o del risultato negativo comporta il non imbarco sull'aeromobile.
- Tutti i passeggeri verranno sottoposti all'arrivo ad un secondo test ed attendere in auto isolamento il risultato del test che verrà consegnato entro 72 ore.
- E' obbligatorio sottoporsi ad un terzo tampone, a proprie spese, 7 giorni dopo la data di arrivo. In attesa del terzo tampone e relativo risultato, i passeggeri sono obbligati ad osservare l'auto isolamento presso il proprio alloggio o albergo.
- Rimane obbligatorio riempire il formulario online del Ministero della Salute per il tracciamento dei viaggiatori prima della partenza.
- Chi entra in Libano deve dimostrare di avere un’assicurazione sanitaria che copra i costi di un eventuale ricovero per COVID-19.

 

Misure di contenimento

Lo stato di emergenza sanitaria è prorogato fino al 31 marzo 2021.

Dal 11 gennaio entra di nuovo in vigore un lockdown generalizzato su tutto il territorio libanese che comprende: il coprifuoco dalle 17:00 alle 5:00; la chiusura di scuole ed università; la riduzione al 25% delle attività della pubblica amministrazione; la sospensione delle attività produttive, con l’eccezione del settore farmaceutico, alimentare, dei trasporti, della raccolta dei rifiuti.

Dal 14 gennaio all'8 febbraio 2021 sono in vigore delle misure più stringenti. In particolare: divieto di circolazione h24, salvo forze di sicurezza, servizi medici e essenziali; chiusura al pubblico di tutti gli esercizi commerciali, incluse banche e supermercati (possibili solo consegne a domicilio), salvo farmacie e forni; chiusura o operatività minima di tutte le Pubbliche Amministrazioni, eccetto forze di sicurezza, servizi sanitari e aeroportuali.

Le autorità libanesi hanno disposto a partire all’8 febbraio 2021 un piano di ripresa graduale delle attività. Il passaggio da una fase all'altra è soggetto a revisione delle Autorità in risposta all'andamento dei contagi.
- fase 1 dall'8 al 22 febbraio: divieto di circolazione h24, salvo forze di sicurezza, servizi medici e essenziali; riapertura dei supermercati; riapertura delle banche al 20% della capacità;
- fase 2 dal 22 febbraio all'8 marzo: riapertura delle attività di costruzione e dei cantieri al 40% della capacità nonché di alcuni esercizi commerciali quali lavanderie e concessionari di auto;
- fase 3 dall'8 al 22 marzo: riapertura degli esercizi commerciali e produttivi restanti al 50% della capacità;
- fase 4 dal 22 marzo: riapertura dei ristoranti e dei bar, siti turistici, luoghi sportivi.
Rimangono vietati gli assembramenti e tutte le attività che comportano la presenza numerosa di persone. Rimangono chiusi i nightclubs.

 

Qui di seguito le precedenti misure di contenimento dal febbraio 2020.

Il Governo libanese ha adottato a partire dal 25 febbraio 2020 una serie di misure restrittive finalizzate al contenimento della diffusione del COVID-19 che prevedono la sospensione dei collegamenti aerei, marittimi e terrestri verso alcuni Paesi tra cui l'Italia. A seguito del peggioramento delle situazione all'estero e in Libano, il Governo ha deciso la chiusura totale dei propri confini a partire dal 18 marzo.
Le misure restrittive prevedono inoltre la chiusura di tutte le scuole dal 2 marzo e la chiusura di tutti i ristoranti, bar, palestre e altri luoghi di aggregazione dall'8 marzo.
Il 16 marzo, il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria fino al 12 aprile e ha fatto appello alla mobilitazione generale per contenere la diffusione del virus. Il 9 aprile il Governo ha deciso di estendere il periodo di mobilitazione generale - lockdown - al 10 maggio. E' in vigore il coprifuoco dalla mezzanotte alle 5. Il 5 giugno il Governo ha esteso il periodo di lockdown al 5 luglio.
Il 25 aprile il Governo ha annunciato il piano per l'uscita dall'emergenza sanitaria. Il piano prevede 5 fasi: 27 aprile (riapertura delle attività del settore dell'agroindustria, piccoli negozi al dettaglio, negozi di dolciumi, hotel, alcune fabbriche e i settori dell'elettricità e dell'acqua); 4 maggio (riapertura delle rimanenti fabbriche, ristoranti e caffè (capacità del 30%, esclusi ristoranti con shisha), parchi per bambini, campi sportivi all'aperto, barbieri e parrucchieri e officine di riparazione auto); 11 maggio (riapertura di asili nido sotto i 3 anni, istituti per persone con bisogni speciali, Casino du Liban (capacità del 70% per il gioco d'azzardo, 30% per i ristoranti) e rivenditori di automobili); 25 maggio (ripresa delle classi nelle scuole superiori, riapertura di università, centri commerciali, consentendo a caffè e ristoranti di aumentare la loro capacità dal 30 al 50%); 8 giugno (riapertura di asili nido dai 3 ai 6 anni, scuole e istituti professionali, pub, discoteche, siti turistici, piscine, spiagge e passeggiate, palestre e centri benessere, musei, teatri, cinema, luoghi di culto, eventi religiosi, cantieri e centri di intrattenimento (50% di capacità).

A seguito dell'aumento dei contagi, dal 28 luglio al 10 agosto è previsto un nuovo periodo di confinamento, con la chiusura di spazi pubblici, locali notturni, aggregazioni sociali, eventi religiosi, circoli sportivi, teatri e cinema. È richiesto l’uso della mascherina negli spazi pubblici e nei veicoli.

ll Ministro dell'Interno ha decretato un nuovo lockdown del Paese a partire da venerdì 21 agosto fino a lunedì 7 settembre 2020.
L'aeroporto rimane aperto sempre a capacità ridotta al 10%.
Viene reintrodotto il coprifuoco dalle ore 18 alle ore 6.
Le amministrazioni pubbliche rimangono aperte ma con personale ridotto del 50%.

A partire da settembre, le proteste degli esercizi commerciali hanno spinto il Governo ad allentare le misure di contenimento nonostante il constante aumento dei casi di contagio.
Il coprifuoco è stabilito dall'1 alle 6.
Con l'intento di limitare la diffusione del virus, viene disposto dalle Autorità Pubbliche con cadenza settimanale il divieto di spostamenti da e verso i comuni o zone della città di Beirut con alti numeri di contagi nonché la chiusura totale di tutte le attività pubbliche e private eccetto i servizi essenziali.

Dal 2 novembre è in vigore il coprifuoco dalle 21 alle 5 in tutto il territorio del Paese. Il Ministero dell'Interno ha inoltre disposto la chiusura di bar, pun e nightclubs. Rimangono aperti i ristoranti e i caffè con capacità al 50%. Sono vietate tutte le celebrazioni (matrimoni, funerali, eccetera).
Vige l'obbligo di distanziamento tra persone e di indossare la mascherina che copra bocca e naso.
Rimangono chiuse tutte le istituzioni pubbliche e private, ad esclusione dei servizi essenziali, nelle 'zone rosse', definite a cadenza settimanale dal Ministero dell'Interno, da e verso le quali è inoltre disposto il divieto di spostamento.

Movimento delle merci
Il 20 marzo le autorità del porto di Beirut permettono lo sdoganamento e la consegna solo di merci ritenute essenziali, quali:
- Prodotti utilizzati dalle aziende nella produzione di prodotti alimentari
- Acqua, bevande analcoliche e succhi
- Medicinali e sieri medicali
- Prodotti per la disinfestazione, per la sterilizzazione e per la pulizia
- Prodotti per l’imballaggio
- Maschere e prodotti personali per la protezione delle persone (guanti, cappelli protettivi, scarpe speciali medicali, overall e protezioni per gli occhi), in tessuti, in fibre o materiale resistente
- Materiale per il funzionamento delle fabbriche (generatori, conveyors,..)
- Carta igienica e carta per le mani
- Etichette per prodotti alimentari
- Letti per strutture mediche e prodotti relativi alla salute.
La misura risulta non essere applicata e sembrerebbe non esserci alcuna restrizione all'ingresso delle merci.

 

Piani sostegno del Governo
Il 12 marzo, la Banca mondiale ha deciso la riallocazione di 40 milioni di dollari nell'ambito del Progetto di resilienza sanitaria del Libano, al fine di rafforzare la capacità del Ministero della sanità pubblica di rispondere alla pandemia di coronavirus con l'approvvigionamento rapido di attrezzature e forniture mediche indispensabili.
Il 2 aprile, il Ministero delle finanze ha sospeso tutte le scadenze relative all'obbligo di pagamento di imposte e tasse dovute dopo il 1° marzo 2020. Ha inoltre posticipato i pagamenti dei contribuenti in scadenza il 32 marzo, posticipandoli alla fine di aprile. Il Consiglio dei ministri ha inoltre invitato tutti i ministeri a posticipare le scadenze dei pagamenti relativi all'elettricità, all'acqua, alle telecomunicazioni e ai servizi di sicurezza sociale, all'ispezione dei veicoli.
L'8 aprile il Governo ha annunciato l'avvio di un programma di aiuti per i più bisognosi per far fronte alla peggiore crisi economica della storia del paese aggravata dall'interruzione dal 16 marzo di tutte le attività commerciali e produttive per arginare la diffusione del coronavirus.
Il Ministero delle finanze libanese prevede che al termine dell'emergenza sanitaria più della metà della popolazione vivrà sotto la soglia della povertà (oggi il 45%) e circa il 30% in condizioni di povertà estrema (oggi il 22%). La combinazione della crisi economica con la crisi sanitaria sta portando ad un pericoloso aumento dei prezzi, le stime prevedono un rialzo di oltre il 27% nel corso dell'anno.
Il Governo libanese ha presentato il 30 aprile al Parlamento il piano di salvataggio a fronte delle gravi condizioni economiche e finanziarie del Paese.

Il Piano include misure da mettere in atto a breve termine per fronteggiare la scarsità di liquidità in dollari e rispondere agli effetti sull’economia delle misure restrittive attuate in prevenzione della diffusione del Covid-19. Tali misure sono destinate alle imprese, in particolare SME, e agli esportatori.
1. Allocazione di 200 mln $ come garanzia in contanti per l’importazione di materie prime da parte delle industrie esportatrici fino alla istituzione del fondo Oxygen. Il Fondo Oxygen è un fondo creato dalla Banca Centrale per raccogliere 750 mln $, scalabili a 3 mld $ per sostenere le imprese nell’importazione di materie prime destinate all’industria locale con potenziale export.
2. Successivamente alla istituzione del fondo Oxygen i 200 mln saranno dirottati al Fondo Nazionale di Sicurezza Sociale per sostenere le PMI che si impegnano a non licenziare i propri dipendenti.
3. Attuazione del meccanismo di promozione delle esportazioni incluso nel bilancio 2020 (le aziende che nel 2020 esportano più di quanto esportato nel 2019 ricevono una sovvenzione del 5% sulla differenza).
4. Istituzione di un programma speciale di 75 mld LBP a basso tasso di interesse attraverso società di microcredito e ONG per assistere le persone più vulnerabili nello sviluppo di una microimpresa (massimo 10 milioni di LBP per prestito).
5. Negoziare una linea di credito o garanzie estere da 200 a 300 mln $ con BEI, AFD, BERS, ecc. Per le lettere di garanzia e le lettere di credito (le strutture di cassa richiederanno la garanzia della Repubblica libanese). La misura è destinata in particolare a PMI; alle importazioni di materie prime, beni intermedi, beni essenziali che non possono essere sostituiti localmente; esportatori (poiché porteranno in valuta estera), quindi produttori (produttori e gli agricoltori), quindi i commercianti.
6. Pagare una parte significativa delle quote al settore privato (appaltatori, consulenti, ospedali, ecc.) per iniettare liquidità sul mercato e supportare le aziende durante questo periodo critico.
7. 
Sostenere il flusso di cassa con il differimento dei pagamenti al Fondo Nazionale di Sicurezza Sociale per almeno sei mesi al fine di ridurre i licenziamenti; le riduzioni temporanee degli stipendi fino alla fine dell'anno comporteranno una riduzione dei contributi al Fondo Nazionale di Sicurezza Sociale, rimanendo invariata la pensione di fine servizio; periodo di tolleranza di 6 mesi per i rimborsi del capitale in prestito con la relativa tolleranza contabile IFRS9 per le banche.
8. Riduzione ulteriore dei tassi di interesse sul Libor sui depositi in dollari e sul Libor più il 3% sui depositi LBP e fissare un margine massimo sul BRR (Beirut Reference Rate) del 2% per le imprese e del 4% per gli individui per i prestiti esistenti e nuovi.
9. 
Moratoria sui debiti o periodi di grazia per tutte le tasse e le spese di utilità fino alla fine del terzo trimestre e rinuncia a qualsiasi penalità.
10. Incoraggiare gli investimenti, l'occupazione e la crescita attraverso:
- esenzione dall'imposta sul reddito decennale per i nuovi investimenti in società di nuova costituzione;
- terreni di proprietà del governo da affittare per nuovi investimenti industriali a prezzi inferiori al mercato;
- allocazione di terreni comunali e statali che saranno utilizzati dagli agricoltori;
- riduzione delle tasse NSSF per i neoassunti di età inferiore a 30 anni.
11. Semplificare / allentare le procedure amministrative del Governo per l'esportazione e l'importazione e la rinuncia a determinati moduli e documenti in determinate procedure.

Il 3 giugno il Parlamento ha promulgato il progetto di legge che consente al Governo di aprire una linea di credito per un importo di LBP 1.200 miliardi, pari a circa l'1,2% del PIL, per integrare il bilancio 2020. La linea di credito finanzierà un pacchetto di stimoli e un piano di sicurezza sociale, che mirano ad alleviare l'impatto dell'epidemia di coronavirus sull'economia. Circa 7.000 piccole e medie imprese riceveranno un pagamento in contanti una tantum tra LBP15m e LBP20m, mentre più di 30.000 agricoltori e 6.600 lavoratori professionali riceveranno LBP4,5m ciascuno.

Il Parlamento libanese ha promulgato la legge 160 che ha sospeso le scadenze legali, giudiziarie e contrattuali tra il 18 ottobre 2019 e il 30 luglio 2020 a causa delle circostanze eccezionali o di "forza maggiore" che il Libano sta affrontando dall'ottobre 2019 e che sono state esacerbate dalla diffusione del coronavirus.

Il Parlamento libanese ha promulgato la legge 177 che sospende la liquidazione delle rate di prestito e degli obblighi finanziari presso banche e istituti di credito specializzati (comtoir) per un periodo di sei mesi a partire dal 1 aprile 2020.  Secondo la legge, i mutuatari ammissibili beneficeranno di un periodo di tolleranza di sei mesi per i loro pagamenti di prestiti.  La legge riguarda la liquidazione delle rate di prestito dei clienti il cui reddito mensile non supera il salario minimo, così come i clienti che hanno sofferto di un taglio salariale del 50% o più, e i clienti che hanno perso il lavoro.  Inoltre, la legge copre tutti i settori direttamente interessati dal coronavirus e dalle misure di blocco, che comprendono i settori dell'industria, dell'agricoltura, del turismo, della ricreazione e dei trasporti, in particolare delle piccole e medie imprese. 

Link utili
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https://www.ice.it/it/area-clienti/ricerche/news/abbonamento
L'Ambasciata d'Italia a Beirut ha creato una pagina informativa sull'emergenza coronavirus in Libano.
https://ambbeirut.esteri.it/ambasciata_beirut/it/ambasciata/news/dall_ambasciata/2020/03/covid-19-informazioni-utili-e-indicazioni.html
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http://www.viaggiaresicuri.it/country/LBN