Informazioni Paese

Superficie: 322.575 km2
Popolazione: 37,5 milioni (30/06/2024)
Densità: 120 ab/kmq
Lingua: Polacco
Religione: Cattolici (88,8%)
Capitale: Varsavia
Forma istituzionale: Repubblica
Membro di: Consiglio d'Europa, EBRD, NATO OCDE, ONU, OSCE e UE
Unità Monetaria: Zloty (PLN)



L'ITALIA SECONDO FORNITORE UE DELLA POLONIA E QUARTO PARTNER COMMERCIALE

Nel 2024, l'economia polacca ha registrato una crescita del PIL pari al 2,9% rispetto all'anno precedente, segnando un'accelerazione rispetto allo 0,1% del 2023. La crescita del PIL nel 2024 è stata trainata da un aumento della domanda interna con un saldo commerciale estero negativo. L'inflazione annua è stata pari al 3,6%, con un aumento dei prezzi dei servizi del 6,6% e dei beni del 2,6%. La disoccupazione (il 5,1% pubblicato dal governo polacco, il 3% secondo Eurostat) è ai minimi storici e nelle principali aree industriali vi è carenza di manodopera di base, con conseguente, rapido, aumento dei salari.

Secondo le previsioni l'economia polacca crescerà del 3,4% nel 2025 e e del 3% nel 2026. L'inflazione dovrebbe attestarsi in media intorno al 5% e scendere al 3,9% nel 2026. I consumi privati dovrebbero crescere, sostenuti dalla crescita dei salari reali e dalla graduale riduzione dei tassi di interesse. Dopo un periodo di rallentamento della crescita degli investimenti, l'erogazione dei fondi UE dovrebbe stimolare anche questo settore. Secondo la Banca Mondiale, il prossimo decennio vedrà una crescita economica media annua del 3,1%, con la Polonia che entro il 2035 diventerà la 18° economia mondiale.

I dati preliminari ISTAT per il 2024 registrano un interscambio totale tra Italia e Polonia pari a 35 mld € (–2,1 % a/a), frutto di importazioni polacche in calo a 15,6 mld € (–3,9 % a/a) e di un export italiano resiliente a 19,8 mld €, in lieve crescita rispetto al 2023. Il saldo commerciale rimane favorevole all’Italia con un avanzo di 3,9 mld € (+19 %). Fonte: ISTAT

La Polonia conferma la propria rilevanza come mercato di sbocco per il Made in Italy, assorbendo il 3,2 % delle nostre vendite estere e coprendo il 2,8 % degli approvvigionamenti nazionali. Nel 2024 si posiziona settima destinazione dell’export italiano (alle spalle di Regno Unito, Svizzera, Spagna, Francia, USA e Germania) e ottavo fornitore. Questo ruolo strategico è rafforzato dalla stabilità del tasso di cambio e dagli investimenti in infrastrutture previsti dal KPO.

La composizione settoriale evidenzia mutamenti significativi: i comparti tradizionali mostrano tendenze decrescenti—metallurgia a 2,01 mld € (–14,3 %), macchinari e impianti a 3,11 mld € (–10,4 %) e apparati elettrici a 1,30 mld € (–6,7 %). In controtendenza, i mezzi di trasporto crescono del +14,2 % (2,55 mld €), guidati dall’aerospazio (+70,2 %, 278 mln €). In aumento anche tessile e abbigliamento (+10,1 %, 1,73 mld €), agroalimentare (+19,9 %, 1,40 mld €), chimico (+3,0 %, 1,61 mld €) e farmaceutico (+2,5 %, 911 mln €). Fonte: ISTAT

Tali dinamiche riflettono la trasformazione strutturale dell’economia polacca verso settori ad alto valore aggiunto, sostenuta dalla crescita di una classe media urbana e dagli ingenti investimenti pubblici e privati, anche nel comparto sanitario. L’incremento dell’export nei beni di consumo e nei mezzi di trasporto conferma la capacità delle imprese italiane di adattarsi alla domanda locale di qualità e innovazione.