BANK OF ENGLAND AVVERTE CHE LA CRESCITA È DESTINATA A RIMANERE DEBOLE

La crescita del Regno Unito rimarrà, con molta probabilità, lenta per il prossimo anno. Le ultime previsioni della BoE, pubblicate a novembre, avrebbero visto l'economia riprendersi nel corso del 2020, mentre le incertezze Brexit si attenuavano e la crescita globale migliorava. Ma il PIL è cresciuto a malapena nei tre mesi fino a novembre e la maggioranza dei membri del MPC ha affermato che potrebbero favorire un taglio dei tassi già nella riunione del 30 gennaio a causa della debolezza dell'economia britannica.

Michael Saunders, membro del Comitato di politica monetaria della Banca d'Inghilterra, ha dichiarato che sarà opportuno mantenere una posizione di politica monetaria espansiva e possibilmente ridurre ulteriormente i tassi, al fine di diminuire i rischi di un calo costante dell’inflazione. Quest’ultima ha infatti rallentato più del previsto a dicembre, allontanandosi ulteriormente dall'obiettivo della Banca d'Inghilterra del 2%, e aggiungendo pressione per il taglio dei tassi. Il dato è il più basso da novembre 2016 e inferiore alle aspettative degli analisti.

Le imprese hanno affrontato forti incertezze sulla Brexit e su altri settori chiave della politica interna, e anche la crescita globale potrebbe rivelarsi deludente. Saunders ha anche avvertito che, poiché la portata della BoE di ridurre i tassi di interesse è molto più ridotta rispetto al passato, se necessario dovrebbe essere fatto prontamente. Questo perché i politici hanno ampio spazio per aumentare i tassi di interesse se l'inflazione supera l'obiettivo, ma opzioni sempre più limitate se una crescita lenta e la bassa inflazione si radicano. Un rapido taglio dei tassi mirerebbe a ridurre il rischio che l'economia finisca nella situazione di una trappola a bassa inflazione che si autoalimenta.

 

Fonte: Financial Times