BANK OF ENGLAND: PREVISIONI ECONOMICHE SULLA BREXIT E SUL RALLENTAMENTO GLOBALE

La Banca d'Inghilterra ha dato il segnale che sarà pronta a tagliare i tassi di interesse se l'economia rallenterà ulteriormente; questa ha ridotto le sue previsioni di crescita per riflettere un contesto globale più debole e i probabili effetti dell'accordo Brexit. Anche la Banca Centrale ha dichiarato che la crescita del Regno Unito  ha "rallentato materialmente" nel 2019, con investimenti delle imprese e spese al consumo colpite dal rallentamento globale e dalle incertezze legate alla Brexit stessa. Con una crescita al di sotto del potenziale e l'inflazione destinata a diminuire drasticamente nel breve periodo, il comitato di politica monetaria si è diviso, in termini di opinioni, per la prima volta da giugno 2018.

La BoE si aspetta ancora che la crescita economica del Regno Unito salga, dall'1% circa nel quarto trimestre del 2019 all'1,6% l'anno successivo e al 2,1% entro la fine del 2022. Ciò presuppone un miglioramento della crescita globale e progressi sulla Brexit, capaci di dare alle imprese certezze sui futuri accordi commerciali cosi da riprendere gli investimenti. Tuttavia, la ripresa prevista non è così forte come quella mostrata nelle precedenti previsioni trimestrali e la BoE prevede ora che la produzione sarà inferiore dell'1% entro la fine del 2022 rispetto a quanto previsto in agosto.

Per la prima volta, la BoE ha basato le sue previsioni sull'obiettivo del governo di sigillare un accordo commerciale di tipo canadese con l'UE. Ciò non implicherebbe tariffe, ma controlli doganali, perdita di accesso al mercato per i servizi finanziari e legali e alcune divergenze normative. Nuovamente la BoE ha affermato che la spinta fiscale derivante dalle misure di revisione di spesa di settembre aumenterà il prodotto interno lordo dello 0,4% nei tre anni fino al 2022; ciò implica nuovi ostacoli al commercio per ridurre il PIL dallo 0,6 allo 0,7 % nello stesso periodo. In pratica, potrebbe servire più tempo al Regno Unito e all'UE per concordare accordi commerciali post Brexit e le imprese dovranno affrontare continue incertezze sulla durata della transizione e sull'eventuale stato finale.

Le previsioni di inflazione suggeriscono che non ci sarà alcuna pressione per aumentare i tassi di interesse nel breve termine mentre l'inflazione dovrebbe diminuire drasticamente, attorno all'1,25% in primavera. Infatti, la BoE si aspetta che le pressioni inflazionistiche crescano successivamente. Le previsioni mostrano che l'inflazione è leggermente al di sopra del suo obiettivo del 2% anche alla fine del 2022, e questa previsione si basa sulle aspettative del mercato di un taglio dei tassi di interesse.

Fonte:  Financial Times