BORIS JOHNSON PUÒ AGGIRARE IL BENN ACT?

Questa è stata la domanda più discussa venerdì a Westminster, con alcuni parlamentari che si chiedono se il Regno Unito possa ancora lasciare l’UE il 31 ottobre senza accordo. Il Benn Act è la legge anti-no-deal che obbliga il primo ministro a chiedere una proroga di tre mesi all'articolo 50, nel caso in cui non riuscisse ad ottenere un accordo sulla Brexit, durante il Consiglio europeo del 19 ottobre. Questo sostanzialmente significa che, se Johnson non ottenesse un accordo entro tre settimane, il Regno Unito non uscirà dall’Europa a fine ottobre. A quindi soli 32 giorni dalla scadenza, quasi tutti sono all’oscuro su come Johnson intenda trascinare la Gran Bretagna fuori dall'UE disobbidendo ancora alla legge. Perfino i ministri di gabinetto dichiarano di non sapere che cosa abbia in mente. A Sajid Javid è stato chiesto ripetutamente quale fosse il piano del primo ministro e alla domanda se sapesse se il governo avrebbe aggirato il Benn Act, ha risposto: "Penso di sì. L'intenzione della legge è chiara e credo abbia reso più difficile per il governo ottenere un accordo. Detto questo, può ancora essere raggiunto”. Alla domanda se la Brexit sia ancora possibile per Halloween, ha risposto: "Sì, lo è. Non sarebbe il risultato sperato e infatti, stiamo lavorando incredibilmente per ottenere un accordo entro quella data”. "Ma se non ci riuscissimo, dobbiamo comunque lasciare l'UE”. Javid, inoltre, ha affermato di non essere sicuro di quanto una Brexit no-deal costerebbe all'economia nel breve termine affermando di non conoscere la risposta ma che tuttavia non ha mai nascosto che si tratterà di una sfida.

In merito a questo, John Major, ex primo ministro, ha affermato: “La mia paura è che il governo cercherà di aggirare la legge statutaria, approvando un ordine del Consiglio per sospendere la legge stessa fino al 31 ottobre. È importante notare che un Ordine del Consiglio può essere approvato dai Consiglieri Privati, ovvero i ministri del governo, senza coinvolgere la Regina”. Maugham, uno dei principali sostenitori della vittoria della Corte Suprema, ritiene che un piano d'azione alternativo per il governo potrebbe consistere nel disapplicare il Benn Act ricorrendo al Civil Contingencies Act del 2004. Quest ultimo consente di sospendere la legislazione esistente in caso di emergenza nazionale. Tuttavia, lo stesso Maugham ha dichiarato: "Questo non è applicabile in tali circostanze; non vi è alcuna emergenza per poter richiedere la sospensione". Si potrebbe comunque immaginare una situazione in cui il Johnson si rifiuti di chiedere una proroga, sostenendo che tutto questo gli è stato imposto dal parlamento, sfidando la volontà del popolo. Di conseguenza, l'estensione potrebbe essere formalmente richiesta da un funzionario di Whitehall come il segretario di gabinetto o da un impiegato di tribunale.

Fonte: Financial Times & Mirror