BREXIT NO-DEAL: LA STERLINA SCENDE AI MINIMI LIVELLI

La sterlina cade sui mercati valutari sulla prospettiva di una Brexit senza accordo. Nel fine settimana, il  cancelliere Michael Gove ha affermato che il governo sta lavorando ai preparativi di una Brexit no-deal, mentre lunedì, Johnson ha utilizzato un tono leggermente più morbido, dicendo che avrebbe "teso la mano" per concludere un nuovo accordo sulla Brexit. Tuttavia, questo non è stato sufficiente a fermare la caduta  notturna della sterlina.

Infatti, la stessa è scesa al di sotto di 1,23$ rispetto al dollaro USA e ha subito un brusco calo anche nei confronti dell'euro a -1,10€. La sterlina è scesa di oltre l'1,3% rispetto alla valuta statunitense, il suo punto più basso da marzo 2017 e di un importo simile rispetto alla moneta unica a 1,0965€; estendendo cosi la scivolata già in corso negli ultimi mesi, ossia da quando la possibilità che il Regno Unito lasci l'UE a fine di ottobre è aumenta. Seema Shah, senior stratega degli investimenti globali presso Principal Global Investors, ha dichiarato: "Sembra che questo crollo non possa essere fermato e ci aspettiamo che la sterlina continui a cadere". Shah ha inoltre avvertito che, se il Regno Unito lasciasse l'UE il 31 ottobre senza un accordo, la sterlina potrebbe scendere a 1,18$ molto rapidamente.

E proprio mentre la sterlina vacillava, una serie di importanti gruppi imprenditoriali hanno espresso la loro esasperazione per la mancanza di informazioni da parte del governo. Secondo la Confederazione dell'Industria britannica, la Gran Bretagna non è equipaggiata per un uscita senza accordo dall'UE; gruppi di lobby che rappresentano aziende le quali impiegano milioni di persone in tutto il Regno Unito hanno lanciato l'allarme. La Federazione delle piccole imprese (FSB) ha affermato che la mancanza di preparazione tra i suoi membri è "spaventosa", mentre le Camere di commercio britanniche (BCC) hanno dichiarato che le domande su come prepararsi sono "senza risposta". "La scadenza del 31 ottobre si sta avvicinando rapidamente e alle aziende viene detto di prepararsi ad un no-deal, ma ci sono ancora aree significative in cui vi sono poche basi su cui pianificare", ha affermato Claire Walker, direttore esecutivo congiunto delle BCC. Joshua Mahony, analista di mercato senior presso la piattaforma di trading finanziario IG, afferma: "Con due mesi alla scadenza, c'è motivo di credere che la sterlina abbia ancora molti aspetti negativi da mostrare".

In tutto ciò, si prevede che il cancelliere Sajid Javid, aumenterà la disponibilità per le “spese no-deal” di circa 1 miliardo di sterline. Inoltre, il governo si sta preparando a spendere circa 100 milioni in una campagna di informazione pubblica per cittadini e imprese. L'FSB ha esortato invece il governo a consegnare 3.000£ di "vouchers Brexit" alle piccole imprese che commerciano all'estero, per aiutarle a pagare informazioni in merito a servizi doganali e tariffe. Anche Edwin Morgan, direttore generale dell' Institute of Directors (IoD), ha richiesto l'emissione di vouchers e ha criticato la mancanza di dettagli da parte del governo. "Abbiamo sollecitato a lungo i nostri membri a preparasi per un possibile no-deal, ma molte piccole aziende semplicemente non hanno avuto il tempo o i soldi per prepararsi". Make UK, l'ente commerciale per i produttori, ha affermato che molte aziende hanno già speso soldi per prepararsi alla data originale della Brexit di marzo e potrebbero avere ora difficoltà a raccogliere altro denaro.

Fonte: The Guardian & BBC News