BREXIT SULL'ORLO DEL COLLASSO DOPO LA CHIAMATA DELLA MERKEL A JOHNSON

I colloqui su una possibile negoziazione della Brexit sembrano essere sull'orlo del collasso, dopo che una fonte di Downing Street ha affermato che Angela Merkel sta rendendo impossibile trovare un accordo. La questione è scoppiata in seguito alla conversazione telefonica intercorsa tra Johnson e Merkel, nella quale non sono riusciti a trovare una posizione comune sull'Irlanda del Nord. In un briefing straordinario sulla discussione confidenziale tra i leader, la stessa fonte ha affermato che le richieste del cancelliere tedesco di mantenere l'Irlanda del Nord in un'unione doganale hanno reso l’accordo "sostanzialmente impossibile, non solo ora ma mai".

Donald Tusk, presidente del Consiglio europeo, ha twittato direttamente a Johnson: "La posta in gioco non è vincere uno stupido gioco di colpe. È in gioco il futuro dell'Europa e del Regno Unito, nonché la sicurezza e gli interessi dei nostri cittadini. Non vuoi un accordo, non vuoi un'estensione, non vuoi una revoca. Quo Vadis?”. Downing Street insiste invece sul fatto che il Governo sia concentrato sulla ricerca di un accordo con l'UE. In tutto questo, Berlino ha rifiutato di dare il suo punto in merito alla conversazione, mentre il portavoce ufficiale di Johnson ha riconosciuto che la chiamata è stata "schietta".

Tuttavia, alcuni a Bruxelles affermano di non riconoscersi nelle parole della Merkel. Un portavoce della Commissione europea ha insistito sul fatto che l'UE sta continuando a proteggere l'accordo, affermando: “La posizione dell'UE non è cambiata. Vogliamo un accordo. Stiamo lavorando per questo con il Regno Unito e in nessun caso accetteremo che l'UE danneggi l'accordo che potremmo trovare. Lo scopo del nostro lavoro è di proteggerlo in tutte le sue dimensioni e in ogni momento". Il Governo britannico, in ogni caso, si sta praparando e ha già pubblicato un documento di 150 pagine che delinea la sua "prontezza alla Brexit". Invece degli avvertimenti apocalittici contenuti nei documenti dell'Operazione Yellowhammer pubblicati precedentemente, il rapporto oggi sottolinea gli intensi preparativi che sono stati effettuati. Se il Regno Unito fosse davvero pronto a rinunciare ai colloqui dei prossimi giorni, è probabile che Johnson si stia dirigendo alle elezioni. I laburisti hanno dichiarato che acconsentiranno alle elezioni solo dopo che Johnson avrà ottenuto una proroga di tre mesi all'articolo 50, escludendo una Brexit no-deal il 31 ottobre. Johnson insiste sul fatto che l’uscita in quella data sia ancora possibile, ma è più probabile che il suo governo sarà costretto, attraverso i tribunali, a richiedere e accettare un ritardo.

Fonte: The Guardian