Coronavirus: non ci sono prove che il cibo sia fonte o veicolo di trasmissione

L'EFSA (European Food Safety Authority) osserva con attenzione la situazione relativa all'epidemia di coronavirus e attualmente afferma non ci siano prove che il cibo sia fonte o veicolo di trasmissione probabile del virus.

Marta Hugas, direttore scientifico EFSA ha affermato: "Le esperienze fatte con precedenti focolai epidemici riconducibili ai coronavirus, come quello della SARS-CoV e MERS-CoV, evidenziano che non si è verificata trasmissione tramite il consumo di cibi. Al momento non ci sono prove che il coronavirus sia diverso in nessun modo".

Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha affermato che, mentre in Cina sono stati gli animali la probabile fonte dell'infezione iniziale, il virus si sta diffondendo da persona a persona, principalmente tramite goccioline respiratorie che le persone emettono quando starnutiscono, tossiscono o espirano. Scienziati ed Enti di tutto il mondo stanno monitorando la diffusione del virus e non si registrano segnalazioni di trasmissione tramite il cibo.

Per quanto concerne la sicurezza alimentare l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha emanato una serie di raccomandazioni precauzionali tra cui consigli di buone pratiche igieniche durante la manipolazione e la preparazione dei cibi, come ad esempio lavarsi le mani, cucinare a fondo la carne ed evitare potenziali contaminazioni crociate tra cibi cotti e non.

Anche secondo l’USDA (UNITED STATES DEPARTMENT OF AGRICULTURE) al momento non ci sono evidenze che il virus possa essere trasmesso da alimenti o imballaggi alimentari (anche importati). Il Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti sta garantendo la sicurezza e la consegna tempestiva dell'approvvigionamento alimentare degli Stati Uniti durante questa emergenza nazionale COVID-19.

https://www.usda.gov/media/press-releases/2020/03/17/usda-ensures-food-safety-during-covid-19-outbreak

Chi è e cosa fa l’EFSA

http://www.efsa.europa.eu/it/aboutefsa

L'EFSA è un’agenzia europea, finanziata dall’Unione europea, istituita nel 2002 a seguito di una serie di crisi alimentari, come fonte indipendente di consulenza scientifica e comunicazione sui rischi associati alla catena alimentare.

In qualità di organismo incaricato della valutazione del rischio, elabora pareri scientifici e consulenza che formano il fondamento della legislazione e delle politiche europee in materia di catena alimentare. Il suo ambito di competenza comprende:

  • Sicurezza degli alimenti e dei mangimi
  • Nutrizione umana
  • Salute e benessere degli animali
  • Protezione delle piante
  • Salute delle piante

Nelle sue valutazioni del rischio ambientale l’EFSA tiene conto anche dell’eventuale impatto della catena alimentare sulla biodiversità degli habitat animali e vegetali.

Da quando è stato istituita, l’EFSA ha emanato pareri scientifici su un’ampia gamma di questioni come l’encefalopatia spongiforme bovina (BSE), laSalmonella, gli additivi alimentari come l’aspartame, gli ingredienti alimentari allergizzanti, gli organismi geneticamente modificati, i pesticidi, e questioni di salute animale come l’influenza aviaria. L’EFSA svolge un ruolo importante anche nella raccolta e nell’analisi dei dati, per garantire che la valutazione europea del rischio in cooperazione con gli Stati membri dell'UE. La comunicazione sui rischi associati alla catena alimentare è un altro settore fondamentale del suo mandato. Uno dei compiti dell'EFSA è dunque quello di comunicare in modo chiaro non solo con i principali partner e le parti interessate, ma anche con il grande pubblico, onde contribuire a colmare il divario tra scienza e consumatore.

Fonte: EFSA & USDA