CORSA CONTRO IL TEMPO

Dopo più di 3 anni dal Referendum per lasciare l'Unione Europea, il Parlamento britannico ha appoggiato in modo schiacciante il piano Brexit del primo ministro. Prima che il Parlamento chiudesse per la pausa natalizia, il disegno di legge sull'accordo di recesso ha superato la fase più importante alla Camera dei Comuni, con 358 voti favorevoli e 234 contrari. Il disegno di legge passerà alla fase successiva del processo parlamentare, conosciuta come fase del comitato, dove verrà analizzato in dettaglio prima di passare ai Lord. Questo segna la fine del dibattito sulla Brexit, poichè la convenzione prevede che ora la Camera dei Lord non si possa opporre e di conseguenza è possibile affermare che il Regno Unito lascerà l'Unione europea il 31 gennaio.

Inoltre, secondo l'ultima versione del disegno, i deputati non avranno diritto di veto su eventuali futuri accordi commerciali tra Regno Unito e UE e non potranno prolungare il periodo di transizione. Mentre i parlamentari discutono a Westminster, il nuovo presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l’incaricato della Brexit Michel Barnier incontreranno il Primo Ministro Johnson per alcuni colloqui. Gli occhi però saranno puntati sul discorso che von der Leyen terrà alla London School of Economics, intitolato "Old Friends, New Beginnings".

Per questo 2020 sono previsti numerosi dibattiti, in particolare per quanto riguarda il commercio e la direzione economica che il paese dovrà prendere. Una volta iniziato febbraio, il Regno Unito e l'Unione Europea dovranno concordare e ratificare un accordo di libero scambio che entri in vigore il 1° gennaio 2021. I negoziati avverranno durante il periodo di transizione (11 mesi successivi al 31 gennaio), in cui il Regno Unito cesserà di essere membro dell'UE, ma continuerà a seguire le sue regole e a contribuire al suo bilancio. Il mancato accordo alla fine di tale periodo minaccerà, ancora una volta, un’uscita caotica.

Questo poichè l'UE non ha mai concluso un accordo di libero scambio globale con un altro paese in meno di un anno, come invece impone il calendario Brexit. Con il tempo come fattore chiave, è probabile che qualsiasi soluzione si trovi sia un accordo "bare-bones"; Anna Jerzewska, esperta di dogane e consulente delle Camere di commercio britanniche ha dichiarato che in così poco tempo sarà una corsa folle.

Il risultato che le imprese si auspicano sarebbe quello che Johnson si orientasse verso un accordo di alto allineamento e accesso con l'UE e prolungasse il periodo di transizione della Brexit. Tuttavia, entrambi sono molto improbabili. Anche i leader UE sperano di poter entrare in una fase più collaborativa con gli inglesi che eviti gli scontri degli ultimi tre anni.

Fonte: Bloomberg-Brexit Bulletin