COVID-19: La situazione nel Regno Unito - Avviso per i cittadini italiani

SITUAZIONE NEL REGNO UNITO

  • Situazione sanitaria

questo link (e ai link a loro volta contenuti nella pagina) si possono trovare informazioni aggiornate sulla situazione nel Regno Unito e su cosa fare nel caso in cui si presentino sintomi della malattia.

Chiunque attualmente si trovi nel Regno Unito è tenuto ad auto isolarsi per dieci giorni nel caso in cui manifestino sintomi come febbre o tosse, mentre nel caso in cui si conviva con altri il periodo di autoisolamento è di quattordici giorni dal momento in cui la prima persona presenta sintomi (per informazioni sull’auto isolamento per quanti giungano in UK dall’estero si prega di consultare l’apposito paragrafo).

L’autoisolamento per categorie particolarmente vulnerabili (chi abbia ricevuto donazioni di organi; alcune tipologie di pazienti con patologie oncologiche; pazienti con patologie respiratorie severe; pazienti a maggior rischio di infezioni perché con malattie rare, con problemi metabolici o immunodepressi; gravidanze accompagnate da problemi cardiaci congeniti o acquisiti) e' stato sospeso integralmente dal 1 agosto

Si ricorda che i cittadini europei che risiedono stabilmente nel Regno Unito hanno diritto alla medesima tutela sanitaria gratuita garantita ai cittadini britannici. Le cure sono previste – in caso di emergenza – anche per i cittadini europei che si trovino temporaneamente sul territorio britannico.

La Società dei Medici italiani nel Regno Unito, in collaborazione col Consolato Generale d’Italia a Londra, ha predisposto un elenco di risposte alle domande più frequenti sul COVID-19.

In collaborazione con la clinica italiana Dottore London e l’Italian Medical Society of Great Britain (IMSOGB), è stato attivato un servizio di consulenza dedicato a coloro che si trovino in condizioni mediche precarie: info@dottorelondon.com 
 

  • Misure di distanziamento sociale

Dal 14/10, l’Inghilterra ha introdotto misure di prevenzione del contagio sulla base di tre livelli progressivi di restrizioni. Nelle contee con restrizioni medie (tier 1), alcuni locali pubblici sono tenuti a chiudere entro le 22:00 e sono in vigore un divieto di assembramenti (non più di 6 persone all’aperto e presso abitazioni private) e l’obbligo di indossare un indumento protettivo (mascherina, sciarpa, scialle o altro che copra naso e bocca) nei locali pubblici e sui mezzi di trasporto pubblico. Nelle contee con restrizioni severe (tier 2), in aggiunta alle misure precedenti, sono anche vietati i contatti sociali presso abitazioni ed esercizi commerciali al chiuso (bar, hotel, ristoranti, pub) con persone che vivano ad un indirizzo diverso dal proprio. In contee con restrizioni molto severe (tier 3), è disposta la chiusura di bar e pub e altre misure addizionali concordate con gli enti locali. A queste restrizioni sarà dato seguito, se necessario, con l’imposizione di multe e con istruzioni della polizia di disperdere assembramenti.

Le autorità britanniche, su base volontaria, invitano inoltre a osservare una distanza di sicurezza di 2 metri, a limitare gli spostamenti da/per zone sottoposte a restrizioni severe e molto severe (tiers 2-3) e all’interno dell’area stesse.

Londra e numerose città inglesi sono classificate come a rischio elevato - tier 2 dal 17/10. È possibile verificare le restrizioni in vigore con il codice postale dell’area in questione.

  • Arrivi nel Regno Unito

Il governo britannico ha introdotto l’obbligo di isolamento cautelare di 14 giorni per i viaggiatori in arrivo nel Regno Unito da Paesi ad alto rischio di contagio - vedi l'aggiornamento di seguito.

È inoltre richiesta la compilazione di un formulario online prima della partenza, indicando 1) un indirizzo specifico dove sarà svolta la quarantena e 2) un numero telefonico al quale i viaggiatori siano contattabili. 

Fino al 17/10, i viaggiatori in arrivo dall’Italia e da altri Paesi ritenuti a rischio ridotto dovranno continuare a compilare il formulario online menzionato sopra, ma saranno esentati dalla quarantena se nei 14 giorni precedenti l’ingresso nel Regno Unito abbiano soggiornato solo in Italia o in altri Paesi esentati.

A partire dal 18/10, i viaggiatori in arrivo dall’Italia o che abbiano soggiornato o transitato in Italia nei precedenti 14 giorni dovranno osservare le istruzioni sull’auto-isolamento del governo britannico. Sarà consentito uscire dal luogo di auto-isolamento (hotel o indirizzo provato) solo in caso di cure mediche urgenti, necessità di supporto dei servizi sociali, necessità di generi alimentari e/o medicinali che non possono essere procurati con consegne a domicilio o da familiari o amici, funerale di un parente stretto, emergenza (es. incendio nel luogo di auto-isolamento).

Quanti intendano permanere sul territorio britannico per un periodo inferiori ai 14 giorni (per esempio, viaggiatori in transito con necessità di pernottare nel Regno Unito) sono tenuti ad osservare l’isolamento durante la permanenza sul territorio britannico, ma potranno interrompere la quarantena per recarsi al confine e lasciare il Regno Unito.

Limitate categorie di viaggiatori sono esentate dall’obbligo di quarantena a prescindere dal Paese di origine dello spostamento: tra questi gli autotrasportatori, alcune tipologie di ricercatori e di personale sanitario e viaggiatori in transito che rimangano all’interno dell’area sterile (airside) dell’aeroporto (consulta la lista completa; al medesimo link sono indicate le categorie esenti dalla raccolta dei dati).

L’osservanza di queste norme sarà soggetta a controlli a campione da parte della polizia in occasione del varco della frontiera e attraverso controlli telefonici da parte del personale sanitario durante il periodo di auto-isolamento, con sanzioni in caso di inosservanza, oltre all’eventuale diniego di ingresso in UK nel caso in cui non si sia cittadini o residenti nel paese. La polizia di frontiera potrà chiedere ai viaggiatori di dimostrare l’avvenuta compilazione del formulario sullo schermo di un dispositivo digitale o con la stampa cartacea del messaggio di conferma.

Per viaggi con destinazione finale nel Regno Unito ma al di fuori dell’Inghilterra, si prega di fare riferimento alle indicazioni diramate dalle regioni autonome del Galles , dell’Irlanda del Nord  e della Scozia  o dalle autorità delle Isole del Canale (Guernsey  e Jersey) e dell’Isola di Man, che possono variare anche significativamente dalle norme inglesi. Dalle 18:00 locali del 23/10 e fino al alle 23:59 dell’8/11, la regione autonoma del Galles ha introdotto un periodo di restrizioni intensificate valido su tutto il territorio gallese (c.d. “circuit breaker” o “fire break”) con la chiusura di negozi non essenziali, l’obbligo di rimanere presso la propria abitazione (salvo per acquisti di beni essenziali, per cure mediche o per svolgere esercizio fisico) e di evitare qualsiasi contatto con persone residenti presso un indirizzo diverso.

  • Misure economiche

Il governo britannico ha annunciato una serie di misure per proteggere gli affittuari in relazione alle conseguenze del COVID-19, nonché altre misure a sostegno dell'economia, consultabili su questa pagina.

L’11 maggio, il governo ha pubblicato un “piano per la ripresa e la riapertura del Regno Unito” in più fasi.


PER ANDARE IN ITALIA

Dall’8 ottobre, chi si reca in Italia dopo aver soggiornato o transitato nel Regno Unito nei 14 giorni precedenti, deve:

1) sottoporsi ad un test per il coronavirus;

2) comunicare il proprio arrivo al dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio;

3) compilare un’autocertificazione.

Tali nuovi disposizioni si applicano almeno fino al 13 novembre al Regno Unito (comprese le Isole del Canale, l’Isola di Man e Gibilterra) oltre che a Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Spagna.

Si può adempiere all’obbligo di effettuare il test nelle seguenti modalità:

1. sottoponendosi ad un test molecolare o antigenico per mezzo di tampone nel Regno Unito non più di 72 ore prima dell’ingresso in Italia ed esibendo un esito negativo ai responsabili per i controlli;

2. sottoponendosi ad un test molecolare o antigenico per mezzo di tampone in aeroporto all’arrivo in Italia, ove tale servizio è offerto (ad es. a Roma Fiumicino s e a Milano Malpensa)

3. sottoponendosi ad un test molecolare o antigenico per mezzo di tampone entro 48 ore dall’ingresso in Italia presso l’azienda sanitaria locale di riferimento. In tal caso occorre andare in isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora dal momento dell’arrivo in Italia fino alla comunicazione dell’esito negativo del test.

Nel caso in cui un passeggero risulti positivo al test prima della partenza, non sarà possibile procedere al viaggio. In caso di test positivo una volta arrivati in Italia, l’autorità sanitaria comunicherà i protocolli da osservare.

Sono esentati dall’obbligo di tampone e di segnalazione della propria presenza all’autorità sanitaria (DPCM del 7 settembre, art. 1 comma 3) coloro che nei 14 giorni precedenti l’ingresso in Italia non abbiano soggiornato o transitato in: Bulgaria, Romania; Armenia, Bahrein, Bangladesh, Bosnia Erzegovina, Brasile, Cile, Colombia, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Peru', Repubblica dominicana, Serbia; e che soddisfino una delle seguenti condizioni da dichiarare tramite autocertificazione (DCPM del 7 agosto, art. 6 comma 7):

1. chiunque, indipendentemente dalla nazionalità, fa ingresso in Italia per un periodo massimo di 120 ore per comprovate esigenze di lavoro, salute o assoluta urgenza, con l’obbligo allo scadere di tale periodo o di lasciare immediatamente il territorio italiano o di contattare l’autorità sanitaria locale ed iniziare un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni;

2. chiunque, indipendentemente dalla nazionalità, transita con mezzo privato nel territorio italiano per un periodo massimo di 36 ore, con l’obbligo allo scadere di tale periodo o di lasciare immediatamente il territorio italiano o di contattare l’autorità sanitaria locale ed iniziare un periodo di isolamento fiduciario di 14 giorni;

3. i cittadini e i residenti del Regno Unito o di altri Stati degli elenchi A, B, C e D che fanno ingresso in Italia per comprovati motivi di lavoro;

4. il personale sanitario in ingresso in Italia per l'esercizio di qualifiche professionali sanitarie, incluso l'esercizio temporaneo di cui all'art. 13 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18;

5. i lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per comprovati motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria residenza, abitazione o dimora;

6. il personale di imprese ed enti aventi sede legale o secondaria in Italia per spostamenti all'estero per comprovate esigenze lavorative di durata non superiore a 120 ore;

7. i funzionari e gli agenti, comunque denominati, dell'Unione europea o di organizzazioni internazionali, agli agenti diplomatici, al personale amministrativo e tecnico delle missioni diplomatiche, ai funzionari e agli impiegati consolari, al personale militare e al personale della polizia di Stato nell'esercizio delle loro funzioni;

8. gli alunni e gli studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato diverso da quello di residenza, abitazione o dimora, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana;

9. l'equipaggio dei mezzi di trasporto; il personale viaggiante; gli ingressi per motivi di lavoro regolati da speciali protocolli di sicurezza, approvati dalla competente autorità sanitaria; gli ingressi per ragioni non differibili, inclusa la partecipazione a manifestazioni sportive e fieristiche di livello internazionale, previa specifica autorizzazione del Ministero della salute, anche se hanno soggiornato o transitato nei Paesi degli elenchi C e F (DCPM del 7 agosto, art. 6 comma 6):

Prima di partire per l’Italia, si raccomanda di verificare eventuali disposizioni aggiuntive da parte delle Regioni di destinazione.

È disponibile un questionario per assistere i viaggiatori nell’identificare gli obblighi da seguire per chi viaggia dall’estero verso l’Italia, a seconda del Paese d’origine dello spostamento e delle diverse fattispecie identificate dalla normativa italiana in vigore. Il questionario ha un carattere informativo.

Si ricorda che la sorveglianza sanitaria e l'isolamento fiduciario non si estendono ai componenti del nucleo familiare eventualmente già presenti in Italia e che l'isolamento può essere trascorso anche in un luogo diverso dalla propria abitazione, scelto dall'interessato.

In caso di insorgenza di sintomi COVID-19, vige l’obbligo di segnalare tale situazione con tempestività all’autorità sanitaria.

Qualora si programmi di rientrare, si suggerisce di dotarsi di un dispositivo di protezione individuale (come una mascherina chirurgica) in previsione del viaggio.

Chi ha necessità di rientrare in Italia ha, attualmente, le seguenti opzioni:

•Voli aerei 

Attualmente, sia Alitalia sia altre compagnie operano voli diretti verso l’Italia. I motori di ricerca Skyscanner Google flights offrono la possibilità di controllare in tempo reale la disponibilità di voli per l’Italia, con uno o più scali.

Si raccomanda in ogni caso di verificare con dovuto anticipo le disposizioni in vigore nel paese di eventuale scalo, consultando il servizio ViaggiareSicuri.it del Ministero degli Affari Esteri e verificando la situazione all'interno dei pagine web relative all'emergenza Corona virus dei singoli Stati Membri.

• In caso di cancellazioni aeree

In caso di volo cancellato, si suggerisce di mettersi in contatto con la compagnia aerea verificando lo stato del volo e richiedendo la riprenotazione sulla stessa tratta in data differente o su tratte alternative. In caso negativo, si dovrà verificare un itinerario alternativo.

Suggeriamo inoltre di prendere visione delle norme europee sulla protezione dei passeggeri all'interno dell'Unione Europea.

• Rientro in treno, in auto o con trasporto marittimo

È possibile raggiungere Parigi con treno Eurostar secondo il calendario presente sul sito e proseguire per l’Italia con aereo, treno o altro mezzo. Per viaggiare con treno Eurostar è necessario dotarsi di una mascherina, si rischia altrimenti di non essere ammessi a bordo.

È possibile raggiungere la Francia attraverso il collegamento marittimo Dover - Calais. Per il transito in Francia non è più richiesta l’apposita autodichiarazione.

Hertz consente – alla data del 10 aprile, soggetto a variazioni – di noleggiare un’auto nel Regno Unito e riconsegnarla in Italia ed il servizio Eurotunnel Le Shuttle per l’attraversamento in auto della Manica è regolarmente attivo.


In caso di dubbi su quanto sopra indicato, scrivere all’indirizzo ambasciata.londra@esteri.it 

 

Fonte: Ambasciata d'Italia Londra