GREG CLARK: UNA BREXIT NO-DEAL DISTRUGGEREBBE MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO

Una Brexit no-deal porterebbe alla perdita di "molte migliaia" di posti di lavoro in tutto il Regno Unito, ha avvertito la segretaria commerciale.

Greg Clark - Segretario di Stato per le imprese, l'energia e la strategia industriale dal 2016 e membro del partito conservatore - ha esortato i parlamentari Tory a "sforzarsi” per evitare l'uscita dell'Unione Europea sotto il prossimo primo ministro, con i rivali Boris Johnson e Jeremy Hunt, entrambi i quali hanno dichiarato di essere pronti a lasciare l’UE il 31 ottobre senza un accordo. Clark afferma che un’uscita senza accordo porterebbe a perdite di posti di lavoro. "È evidente che se si verifica una Brexit no-deal, ci saranno persone che perderanno il lavoro”. Alla domanda su quanti posti di lavoro potrebbero essere persi, ha risposto: "Sono molte migliaia, lo sanno tutti".

Il Regno Unito potrebbe lasciare l’UE senza accordo sui termini dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), Clark in merito ha dichiarato: "Penso che ogni persona che considera le prove fornite dalle imprese sparse per il Regno Unito, nel settore automobilistico, alimentare, aerospaziale e dell’industria – sa che, se l’efficienza cala e la capacità di negoziazione è ostacolata, ovviamente si perde competitività e ció significa posti di lavoro persi". Clark afferma che questo è il motivo per cui è "estremamente importante" negoziare un accordo e ha detto che il governo ha la "responsabilità di proteggere i mezzi di sussistenza della gente in questo paese". "Parlare con le imprese è una delle cose che mi colpisce di più, uomini e donne in officina, i loro redditi, i loro mezzi di sussistenza e quelli delle loro famiglie dipendono da un accordo”.

Clark continua dicendo: “Tutti sono a conoscenza della difficoltà di questa sfida. Il Regno Unito ha votato per lasciare l'UE e ovviamente questo va implementarlo, ma è necessario farlo attraverso una modalità che tenga pienamente conto dell'impatto sulla vita delle persone reali e si richiede di fare tutto il possibile per assicurarsi di non arrecare loro danno. " 

Dall’altra parte, Mark Francois, vicepresidente del gruppo euroscettico ERG, afferma che il rischio economico di un'uscita senza accordo sia “esagerato” e ha affermato che l'imperativo politico di lasciare l'UE il 31 ottobre "non potrebbe essere più chiaro".

Clark, insieme al segretario alla giustizia David Gauke e al segretario all'occupazione e alle pensioni, Amber Rudd, è stato uno degli avversari più espliciti di una Brexit senza accordo. "Sono sempre stato coerente sul fatto che abbiamo bisogno di un accordo". La clamorosa opposizione di Clark rende quasi certo il suo ritorno nel “backstage” con i colleghi Gauke e il cancelliere Philip Hammond, dato che Boris Johnson ha chiarito che, chiunque lavori nel suo gabinetto, deve accettare un no-deal come opzione politica.

Fonte: The Guardian & Sky News