I CONTROLLI PER ACCEDERE ALL’IRLANDA DEL NORD

In base all'accordo di recesso, nel Regno Unito, i controlli doganali e normativi, post-Brexit, dovranno essere effettuati nei porti dell'Irlanda del Nord come Belfast. Il Regno Unito sarà incaricato di eseguire i controlli, con la supervisione dell'UE. Bruxelles nel frattempo sta elaborando piani per determinare quali merci in entrata nell'Irlanda del Nord debbano affrontare i dazi all'importazione, nel tentativo di esercitare pressioni sulla Gran Bretagna affinché applichi pienamente la frontiera doganale. La Commissione europea ha proposto un sistema che controllerebbe le diverse importazioni in base al fatto che il Regno Unito applichi una tariffa più bassa, più alta o simile a quella dell'UE, insistendo sul fatto che dovranno essere messe in atto misure forti per ridurre il rischio di contrabbando attraverso la frontiera terrestre irlandese. Le merci saranno considerate “a rischio” e soggette a dazio se la tariffa britannica sarà significativamente inferiore a quella dell'UE. In situazioni in cui i livelli tariffari risulteranno simili, sarebbero necessari ulteriori controlli.

La scorsa settimana il Regno Unito e l'UE hanno tenuto la riunione inaugurale del comitato speciale incaricato di elaborare come attuare effettivamente il protocollo NI (Protocollo dell'Irlanda del Nord). Ulteriori colloqui tecnici sono previsti prima del vertice politico di giugno. A prescindere da sistema futuro che verrà posto in essere, il Regno Unito sottolinea che questo dovrà rispettare il processo di pace nell'Irlanda del Nord evitando inutili perturbazioni economiche, priorità sancite anche dall'accordo di recesso firmato l’anno scorso. Tuttavia, la Commissione europea sostiene che i nuovi controlli, i quali includono il rispetto delle norme sulla salute degli animali e altri regolamenti UE per tutte le merci che entrano nell'Irlanda del Nord dalla Gran Bretagna, porterebbero comunque ad un cambiamento significativo dello status quo. Il ministro dell'ufficio del governo Michael Gove, che sta conducendo i colloqui con l'UE sul tema, ha dichiarato il mese scorso che la Gran Bretagna si auspica un accesso delle merci il più agevole possibile.

Fonte: FT