I LEADER AZIENDALI NON SONO STATI IMPRESSIONATI DAI LEADER POLITICI DEL PAESE

I leader aziendali non sono stati impressionati dai leader politici del paese durante la conferenza di ieri. Nessuno dei politici è infatti sfuggito alle critiche: "Dovrebbero vergognarsi per come hanno gestito gli ultimi tre anni, se facessero parte del mondo degli affari, la maggior parte di loro sarebbe ormai scomparsa”, ha affermato Phil Smith, presidente non esecutivo di IQE Plc, produttore di semiconduttori.

Durante i discorsi dei candidati, Johnson, con una mossa non prevista, ha annunciato l'intenzione di annullare il taglio delle tasse per il 2020 e mentre ha ammesso che molti imprenditori presenti non avrebbero votato per lasciare l'UE, li ha comunque esortati a sostenere il suo piano Brexit. Corbyn ha sotenuto di non essere "anti-business", anche se ha pianificato di nazionalizzare i servizi pubblici privatizzati e le compagnie ferroviarie. Infine, Jo Swinson dei Lib-Dem ha dichiarato che il suo partito vuole mantenere il Regno Unito nell'UE.

Il direttore generale della CBI, Carolyn Fairbairn ha dichiarato che ora la priorità per le imprese sarebbe un accordo che includa scambi senza attriti con l'UE. Questo lascia intuire un chiaro divario tra la posizione della CBI e la politica sulla Brexit di Johnson, che al contrario prevede relazioni più distanti tra Regno Unito e UE. Ian Wright, amministratore delegato della Food and Drink Federation ha sostenuto che non vi sia abbastanza tempo per poter concludere un accordo commerciale di valore nel periodo che ci separa dal 31 gennaio.

Fonte: Bloomberg