I NEGOZIATI SI FANNO SERI

Dopo essersi presentato ieri all'Unione Europea, il Primo Ministro Boris Johnson inizierà a cercare ora il sostegno in Parlamento per un accordo sulla Brexit, che fino a poco tempo fa, sarebbe stato respinto sia dai sostenitori della linea dura del suo partito che dai legislatori dell'Irlanda del Nord. Ieri, durante la conferenza del suo partito, Johnson ha delineato i piani per cui l'Irlanda del Nord rimarrebbe nel mercato unico europeo per le merci ma lascerebbe l'unione doganale, con il risultato di nuovi controlli doganali. Il meglio che si può dire della risposta della Commissione europea, è che questa abbia accolto con favore i "progressi", affermando tuttavia il persistere di alcuni problemi. Non si tratta quindi di un rifiuto assoluto. L'Irlanda invece è stata negativa, criticando la proposta di sostituzione per il backstop.

Se l'UE e il Regno Unito non riuscissero a concordare un accordo, il primo ministro sarebbe costretto dal Benn Act (legge parlamentare per bloccare il PM stesso da qualsiasi tentativo di portare a termine la Brexiti il 31 ottobre) a cercare un'estensione del processo di negoziazione della Brexit, a meno che i parlamentari non approvino un accordo o approvino una Brexit senza accordo, prima del 19 ottobre. Tuttavia, Johnson ha ripetutamente insistito che il Regno Unito lascerà l'UE il 31 ottobre con o senza accordo e che non chiederà nessuna proroga.  Nel migliore dei casi, i prossimi giorni segneranno quindi l'inizio di un intenso round finale di negoziati; nel peggiore dei casi, entrambe le parti ricercheranno l’una nell’altra la colpa di un mancato accordo.

Cosa prevede il nuovo piano? Nell'attuale accordo Brexit si indicano i dettagli di un sostituto del "backstop" del confine irlandese. Johnson ha promesso di portare l'Irlanda del Nord fuori dall'unione doganale dell'UE, il che significa che sarà necessaria una qualche forma di controllo doganale. L'Irlanda del Nord lascerebbe l'unione doganale insieme al resto del Regno Unito all'inizio del 2021. Per attutire il colpo, il PM intende predisporre un confine regolamentare nel mare d'Irlanda, dividendo efficacemente l'Irlanda del Nord dal resto del Regno Unito. Ma l'Irlanda del Nord, con il consenso dei politici dell'Assemblea dell'Irlanda del Nord, continuerebbe ad applicare la legislazione dell'UE in materia di prodotti agricoli e di altro tipo. Questo accordo potrebbe, in teoria, continuare indefinitamente, ma il consenso dei politici dovrebbe essere cercato ogni quattro anni. I controlli doganali sulle merci scambiate tra Regno Unito e UE sarebbero "decentralizzati", con documenti presentati per via elettronica e con un numero ridotto di controlli fisici. Tali controlli avrebbero luogo lontano dal confine, all’interno di locali commerciali o in altri punti della catena di approvvigionamento. Il governo britannico promette inoltre un "New Deal per l'Irlanda del Nord", con impegni finanziari per aiutare a gestire i cambiamenti.

Come hanno reagito i politici? Il Partito Democratico Unionista ha appoggiato il piano dicendo che consentirebbe all'Irlanda del Nord di lasciare l'unione doganale e il mercato unico contemporaneamente al resto del Regno Unito. Il leader di Westminster, Nigel Dodds, afferma che le proposte "rimuovono la trappola" del backstop, sostenendo che si tratti di un enorme miglioramento. Anche diversi parlamentari conservatori, che avevano respinto l'accordo di ritiro di Theresa May, hanno dato ora il loro sostegno. Tuttavia, altri politici hanno criticato le nuove proposte. Il primo ministro irlandese Leo Varadkar, la cui posizione dovrebbe guidare la risposta dell'UE, ha infatti affermato che l'approccio del Regno Unito "non ha soddisfatto pienamente gli obiettivi concordati", aggiungendo che studierà le proposte "in modo più dettagliato". Il leader laburista, Jeremy Corbyn ha affermato che l'accordo è "inaccettabile" e Jo Swinson dei LibDem ha accusato Johnson di non essere "serio nel raggiungere un accordo". Il parlamentare laburista Hilary Benn, presidente del Comitato per la Brexit ha definito le proposte "peggiori di quelle di Theresa May", affermando: "In che modo si aiuterà la pace e la stabilità nell'Irlanda del Nord se ogni quattro anni dovrà tenersi un dibattito in merito a che regolamentazione doganale seguire?".

Ciononostante, il governo del Regno Unito spera di iniziare un periodo di intensi negoziati con l'obiettivo di raggiungere un accordo finale in occasione di un vertice UE il 17 ottobre. Stephen Barclay, segretario alla Brexit, ha dichiarato che il piano di governo presentato è denso di proposte serie e riconosciuto dal capo negoziatore europeo Michel Barnier in quanto tale.

Fonte: Bloomberg & BBC News