IL REGNO UNITO VERSO LA 'GREEN INDUSTRIAL REVOLUTION'

La "Green Industrial Revolution", annunciata negli ultimi giorni da governo Britannico, si concentra sui temi del nucleare, idrogeno, eolico e dei veicoli elettrici. Il programma presentato, che si articolerà di 10 punti, ha l’obiettivo di trasformare il Regno Unito e Londra in particolare, entro il 2030, tra le capitali con primato mondiale in sostenibilità ambientale, tecnologia e finanza "green". Ai fini dell’implementazione dei 10 punti del piano, il governo Britannico ha stanziato 12 miliardi di sterline che verranno allocati tra vari progetti tra cui; potenziamento della produzione di energia eolica mondiale (soprattutto quella a mare), realizzazione di nuove centrali nucleari (una grande e due piccole di nuova generazione), riduzione della dipendenza del Paese dal gas naturale investendo soprattutto sull'idrogeno (principalmente verde), sviluppo di nuove tecnologie per la cattura e stoccaggio di CO2, costituzione di quattro cluster tecnologici tra le regioni del Nord, Galles e Scozia,  sviluppo del trasporto sostenibile con bus elettrici, piste ciclabili e investimenti per l'auto elettrica. È stato anche previsto un fondo pari a un miliardo di sterline destinato al sostegno per la ricerca e la commercializzazione di tecnologie energetiche innovative. Il progetto ambizioso del governo Britannico può certamente presentare interessanti opportunità di collaborazione con l’Italia e con imprese italiane del settore quali ENI, Falck Renewables e Saipem già attive da tempo nello sviluppo di tecnologie green-tech.

 

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