LA CORTE SUPREMA SI PRONUNCERA’ SULLA SOSPENSIONE DEL PARLAMENTO

Il motivo per cui Boris Johnson ha deciso di prorogare la Camera dei Comuni per cinque settimane era di "mettere a tacere il Parlamento per quel periodo", questo è quanto è stato detto dinnanzi alla corte suprema, all'inizio di un appello di emergenza, nella giornta di ieri. David Pannick, avvacato rappresentante dell'imprenditrice e attivista legale Gina Miller, ha dichiarato alla corte che la "lunghezza eccezionale" della proroga è "una prova evidente di uno scopo improprio" e che questa è stata attuata al fine di "evitare il rischio che il Parlamento potesse mettere in pericolo le politiche del suo esecutivo e dei suoi obiettivi politici”. Lo stesso Pannick ha affermato: “Nessun altro primo ministro ha abusato così dei suoi poteri negli ultimi 50 anni"; aggiungendo poi che il consiglio di Johnson alla Regina è stato "motivato o almeno fortemente influenzato dal desiderio di prevenire il rischio che il parlamento danneggiasse la politica del governo”.

Prima che iniziassero formalmente le discussioni, Brenda Hale, presidente della corte e giudice più anziano del Regno Unito, ha detto di trovarsi di fronte ad una questione di legge seria e difficile, dal momento che lei stessa ed altri 10 giudici dovranno decidere proprio se il consiglio che Johnson ha dato alla Regina sulla proroga fosse legittimo. È solo la seconda volta nella storia decennale della corte che 11 giudici della Corte Suprema si riuniscono, sottolineando l'importanza costituzionale del caso. Questa difficoltà è evidenziata, anche dal fatto che, tre giudici in Scozia hanno raggiunto una conclusione totalmente differente rispetto a tre giudici in Inghilterra e Galles. Infatti, proprio il più alto tribunale civile scozzese ha giudicato la proroga come un tentativo illegale di eludere il controllo dei deputati sulla Brexit. La presidente ha poi affermato: "La corte suprema esiste per decidere su questioni difficili di legge e lo faremo in conformità con il nostro giuramento giudiziario". Tuttavia, al tribunale non è stato chiesto di decidere questioni politiche come il modo in cui il Regno Unito debba lasciare l'UE. Questa mattina la Corte Suprema ascolterà il primo avvocato del Tesoro, James Eadie, il quale presenterà la risposta del governo all'appello acquisito ieri da Gina Miller. La sentenza in merito non è comunque prevista fino alla fine della settimana. Nel caso in cui la corte dovesse decidere contro il governo, Johnson dovrà rispondere dell'accusa di aver ingannato il monarca.

Fonte: BBC News, The Guardian & Financial Times