LA SOSPENSIONE DEL PARLAMENTO È LEGALE

In una sentenza emessa dai tre più alti giudici di Inghilterra e Galles, il primo ministro si è detto abbia agito in modo lecito nel consiglio dato alla regina di sospendere il parlamento. La sentenza andrà in appello presso la Corte Suprema, la quale ha già annunciato di essere pronta ad ascoltare qualsiasi ricorso il 17 settembre.
Ora il primo ministro deve attendere la stessa Corte e poi potrà bloccare il Parlamento per cinque settimane, a partire dalla prossima. La mossa era già stata approvata dalla Regina, ma ora è arrivata la disposizione ufficiale la quale sancisce così la possibilità di bloccare tutto per un mese e forse più.
Al premier questa procedura serve per accelerare la Brexit no-deal. Uscire entro il 31 ottobre è infatti l'obiettivo dichiarato ormai da tempo, nonostante la venuta meno della maggioranza conservatrice presso la Camera dei Comuni. La stessa legge “anti no deal” approvata nei giorni scorsi, potrebbe quindi essere scavalcata dalla chiusura del Parlamento. 

Durante l'udienza di giovedì, Lord Pannick QC, in rappresentanza della campagna elettorale Gina Miller, ha descritto la decisione del primo ministro come un "abuso di potere illegale". Parlando in seguito al di fuori della Royal Courts of Justice, la Miller ha dichiarato di essere delusa dalla decisione, ma continuerà a combattere. “Siamo molto delusi dal giudizio di oggi. Siamo fermamente convinti che la sovranità parlamentare sia fondamentale per la stabilità e il futuro del nostro paese e valga quindi la pena lottare per difenderla. Man mano che la nostra politica diventa ogni giorno più caotica, più è vitale che il parlamento sia attivo. Siamo quindi lieti che i giudici abbiano dato il permesso di appellarsi alla corte suprema.”

Fonte: The Guardian