LA STERLINA CROLLA – ULTIMA IN CLASSIFICA DEL G10 NEL MESE DI MAGGIO

La sterlina è la valuta con le peggiori performance nel mese di maggio, con una perdita di circa il 4% del suo valore rispetto al dollaro e quasi il 3% rispetto all'euro. Si tratta della terza valuta più debole dell'anno, con solo il dollaro neozelandese e la corona norvegese che stanno andando peggio. La sterlina è stata messa sotto pressione alla fine della scorsa settimana dopo che il terzo round di colloqui tra l'UE e il Regno Unito sulla Brexit si è bloccato, generando sempre più preoccupazioni tra gli investitori per la mancanza di progressi.  Lee Hardman, analista valutario presso la MUFG Bank di Londra ha affermato che l'ultima cosa di cui le economie del Regno Unito e dell'Eurozona hanno bisogno è uno shock negativo derivante da una Brexit senza accordi. Vasileios Gkionakis, capo della strategia FX presso Lombard Odier, ha affermato che il deterioramento dello stato delle finanze del Regno Unito e il declino delle attività economiche indotto dal coronavirus richiedono un accordo urgente con l'UE. Senza questo, la sterlina potrebbe scendere in parità con l'euro e ai minimi storici rispetto al dollaro. A tal proposito, la Banca d'Inghilterra ha previsto che la crisi potrebbe spingere il Regno Unito nella peggiore recessione degli ultimi 300 anni. Andy Haldane, il principale economista della BoE, ha dichiarato che la banca centrale stava valutando l'opzione di tagliare ulteriormente il suo tasso chiave in “territorio negativo”. I tassi d’interesse sono già stati ridotti al livello più basso mai registrato toccando lo 0,1% ed è stato anche lanciato un programma di acquisto di obbligazioni per ridurre l'impatto economico della pandemia. Dominic Bunning, HSBC di Londra, ha rivisto le sue previsioni sulla sterlina a causa della possibilità di una Brexit senza accordo e del crescente livello del debito interno del PIL del Regno Unito, che secondo le stime della banca potrebbe superare il 100%. Bunning prevede che la sterlina sarà scambiata a $ 1,20 entro la fine dell'anno, in calo rispetto a $ 1,35 precedentemente previsto.

Fonte: FT