LA STERLINA RISALE MENTRE JUNCKER ALIMENTA LE SPERANZE PER UN ACCORDO SULLA BREXIT

Oggi, la sterlina torna a crescere, dopo i commenti ottimisti del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in cui ha indicato che un accordo sulla Brexit è a portata di mano. Juncker ha affermato, ieri sera, che le possibilità per trovare un accordo ci sono e ha ribadito che Bruxelles è disposta a sostituire il controverso backstop irlandese a patto che il Regno Unito proponga alternative praticabili.

La sterlina ha guadagnato lo 0,4% rispetto al dollaro, il suo livello più alto dall'inizio di luglio, incrementando così la crescita già iniziata il giorno precedente sulla scia dei commenti di Juncker. Contro l'euro, la sterlina è cresciuta dello 0,1% a € 1,1350. Ad oggi la sterlina è cresciuta complessivamente del 5,2% rispetto al dollaro, grazie all'ottimismo in aumento rispetto alla prospettiva di evitare un'uscita improvvisa dal blocco. I minimi inferiori a $ 1,20 sono invece stati toccati all'inizio di questo mese, quando il no-deal sembrava oramai l’unica strada percorribile.

Juncker ha dichiarato di essere aperto ai suggerimenti britannici secondo cui, un duro confine irlandese potrebbe essere evitato, effettuando al suo posto controlli doganali e regolamentari altrove, allineando l'Irlanda del Nord con le norme agricole e alimentari dell'UE. Egli stesso ha affermato che: "Se tutti gli obiettivi vengono raggiunti non abbiamo bisogno del backstop ". Derek Halpenny, Presidente Europeo del Global Markets Research afferma: "Il problema è sempre risieduto nel fatto che non è mai stato presentato nulla che indichi che il backstop è sostituibile con alternative che soddisfano pienamente gli obiettivi dello stesso, vale a dire una garanzia di assenza di frontiera nell'Irlanda del Nord". Tuttavia, Boris Johnson, non ha ancora presentato proposte dettagliate e le idee che ha lanciato non si avvicinano al soddisfacimento delle richieste dell'UE. Stephen Barclay, ministro della Brexit del Regno Unito, sarà questa sera a Bruxelles per dei colloqui con il negoziatore europeo, Michel Barnier, su tre documenti informali, noti come "non-paper", che espongono idee per evitare controlli doganali e regolamentari alla frontiera.

Fonte: Financial Times – Brexit Briefing