L'ECONOMIA DEL REGNO UNITO POTREBBE SUBIRE UN CALO TRIMESTRALE DEL 35%

L’Office for Budget Responsibility avvisa dell'impatto economico delle misure restrittive anche se afferma che le cifre dovrebbero essere considerate uno "scenario di riferimento" poiché non si è stato in grado di prevedere la durata effettiva delle restrizioni stesse sull'attività economica. L'economia del Regno Unito si prevede affronterà un calo del 35% della produzione nel secondo trimestre del 2020 se un blocco per combattere la diffusione del coronavirus rimanesse in vigore per tre mesi. L'Ufficio per la responsabilità di bilancio ha dichiarato che, in questo scenario, l'indebitamento pubblico aumenterebbe da £ 218 miliardi a £ 273 miliardi nel 2020-21, portando il disavanzo al 14% del prodotto interno lordo (il più alto dalla seconda guerra mondiale e ben al di sopra il picco della crisi finanziaria del 10%).

Tale previsione da parte dell’OBR è stata in gran parte dovuta al crollo delle entrate fiscali, di ben il 15% o £ 130 miliardi, rispetto a quanto previsto un mese fa ed anche la spesa pubblica sarebbe di £ 88 miliardi superiore alle previsioni di marzo. L'OBR ha sottolineato che tali misure dovrebbero contribuire a limitare i danni a lungo termine sottolineando che i costi dell'inazione sarebbero stati sicuramente più elevati. Il cancelliere Rishi Sunak ha dichiarato che tutto questo avrà un impatto molto significativo sull’economia britannica ed è chiaro che il virus debba essere fronteggiato rapidamente senza fare scelte tra salute ed economia. Per calcolare il “colpo” al PIL, si è stimato la quota di produzione che andrebbe persa in ciascun settore, tenendo conto della quota di lavoratori chiave e di quelli in grado di lavorare da casa: il settore maggiormente colpito è quello dell'istruzione, con una produzione in calo del 90%, seguito da alloggio e servizi di ristorazione in calo dell'85%.

Anche il tasso di disoccupazione potrebbe raggiungere il 10% in poco più di un mese. Inoltre si ipotizza che circa il 30% dei dipendenti sarebbe stato coperto dal programma di governo, per un costo totale £ 42 miliardi. Un sostegno equivalente per i lavoratori autonomi potrebbe costare al governo circa £ 10 miliardi in tre mesi. L’Office infine ipotizza che il blocco di tre mesi sia seguito da ulteriori tre mesi di restrizioni parziali, dopodiché l'economia si potrebbe riprendere rapidamente senza danni permanenti. Anche su queste ipotesi relativamente favorevoli, il PIL continuerebbe a scendere del 13% su base annua nel 2020. Il debito netto del settore pubblico aumenterebbe bruscamente per superare il 100% del PIL a breve termine, riflettendo non solo un maggiore indebitamento pubblico, ma anche l'ulteriore allentamento quantitativo della Banca d'Inghilterra e il suo nuovo finanziamento a basso costo per le banche. Il debito terminerebbe l'anno fiscale al 95% del PIL, rispetto al 77% che l'OBR aveva previsto poco più di un mese fa. Ogni ulteriore mese di blocco potrebbe aggiungere da 35 a 45 miliardi di sterline ai prestiti in questo anno fiscale, con un importo leggermente inferiore risparmiato per ogni mese in meno.

Fonte: The Financial Times