L'IMPATTO DELLA PROROGA ALL'USCITA DEL REGNO UNITO DALL’UE CONTINUA A FARSI SENTIRE

Anche concentrandosi sulla campagna elettorale, il Regno Unito come l'Unione europea, non possono sfuggire alle conseguenze politiche, economiche o finanziarie dell'ultima proroga della Brexit. Il nuovo presidente dalla Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha inviato al Primo Ministro Boris Johnson, una missiva, informandolo dell'obbligo legale del Regno Unito di nominare un nuovo commissario europeo, richiedendo una risposta entro il fine settimana. Nella lettera si ricorda anche la promessa del governo di non interrompere il funzionamento dell'UE durante l’estensione al 31 gennaio.

Nel Paese, intanto, continua una dura settimana di dati economici, i quali evidenziando l'impatto negativo dell'incertezza. Un rapporto dell'Ufficio per le statistiche nazionali mostra che il Regno Unito ha perso lavoro nel terzo trimestre, anche se la disoccupazione è leggermente diminuita, al 3,8%. Infatti, i posti di lavoro vacanti hanno registrato il loro più grande declino annuale dalla crisi finanziaria. I dati che seguono, forniscono ulteriori prove del fatto che la Brexit sta colpendo il mercato del lavoro. I rapporti sull'inflazione, le vendite al dettaglio e i prezzi delle case alla fine di questa settimana forniranno ulteriori indizi sulla forza dell'economia. Nel frattempo, le maggiori banche del mondo stanno spingendo i decisori politici ad approvare urgentemente una correzione della Brexit per garantire l'accesso degli operatori finanziari europei alle compensazioni dei derivati ​​di Londra ed evitare la rottura di £ 61 trilioni di contratti.

Per quanto riguarda le elezioni, Boris Johnson ribadirà, nel suo primo importante discorso sulle elezioni, che il Regno Unito non può permettersi di "sprecare" altro tempo per decidere se e come lasciare l'UE. Egli sosterrà che concludere la Brexit produrrà un grande impulso economico e consentirà al Regno Unito di concentrarsi su altre priorità. Il leader laburista ha invece definito l'accordo del Primo Ministro “imperfetto” promettendo un nuovo referendum. Jeremy Corbyn ha affermato che avrebbe negoziato un accordo migliore e avrebbe offerto al pubblico la possibilità di accettarlo o di rimanere nell'UE attraverso una votazione pubblica in estate. I Tories stanno guadagnando punti sui laburisti. Un massiccio sondaggio di 11.000 elettori da parte del think tank Center for Towns e YouGov ha evidenziato che il partito di Johnson ha accumulato un vantaggio enorme su Jeremy Corbyn in villaggi, piccole città, città di medie dimensioni e grandi città. I principali campi di battaglia delle elezioni si trovano in città di piccole e medie dimensioni nelle Midlands occidentali e nel nord, dove i Tories hanno un vantaggio rispettivamente del 19% e del 20%.

Fonte: Bloomberg, BBC News, The Sun