L’INDUSTRIA AVVERTE “IL PIANO DEL REGNO UNITO PER AUMENTARE IL RECLUTAMENTO DOGANALE È IMPERFETTO"

Il finanziamento proposto da 50 milioni di sterline non è sufficiente e il tempo a disposizione troppo limitato per una sfida logistica di queste dimensioni al termine della transizione. I leader del settore doganale, logistico e del trasporto avvertono che, gli sforzi del governo per rafforzare la formazione e il reclutamento di circa 50.000 nuovi broker doganali, per l'imminente frontiera commerciale con l'UE, sono “imperfetti” e saranno insufficienti a soddisfare la domanda.  L'avvertimento è giunto proprio quando il governo ha annunciato i dettagli di un nuovo fondo da £ 50 milioni per sostenere il reclutamento, la formazione e l'acquisto di attrezzature IT necessarie per far fronte a 215 milioni di dichiarazioni doganali aggiuntive stimate ogni anno, dopo il 31 dicembre. Richard Burnett, amministratore delegato della Road Haulage Association, l'ente industriale del Regno Unito i cui membri gestiscono più di 100.000 camion, ha affermato che i finanziamenti sono scarsi e che il piano è limitato per affrontare la vasta sfida logistica.

Tra le questioni chiave sollevate vi è il modo in cui le società che hanno già superato i limiti di aiuti di Stato dell'UE di € 200.000 in tre anni, a seguito della crisi di Covid-19, saranno ancora in grado di accedere al finanziamento in questione. I leader del settore hanno invitato i ministri a garantire che il mandato del regime fosse sufficientemente ampio da includere i commercianti generali e non semplicemente le imprese di intermediari doganali. Molti membri di Bifa, l'associazione internazionale degli spedizionieri, hanno congelato le assunzioni a causa della crisi di Covid-19, e altri sono tuttora riluttanti ad accettare nuovi clienti senza esperienza di procedure doganali, perché i rischi e le responsabilità sono troppo grandi.

Il governo investirà un totale di £ 84 milioni per potenziare la formazione doganale, inclusa una nuova accademia doganale online. Ciononostante, sebbene l'industria abbia stimato che saranno necessari 50.000 nuovi agenti doganali, la responsabilità delle dichiarazioni rimarrà a carico degli importatori e degli esportatori, il che significa che le società dovranno anche sviluppare competenze doganali interne. Numerosi addetti ai lavori si sono lamentati per la mancanza di dettagli, mancanza di ascolto e mancanza di coordinamento da parte di HM Revenue & Customs con troppe domande ancora senza risposta. Bob Sanguinetti, amministratore delegato della UK Chamber og Shipping, ha dichiarato: "il tempo sta per scadere, vogliamo vedere un maggiore coordinamento con le imprese affinché il governo ascolti più da vicino le opinioni dell'industria per garantire che questa abbia i processi giusti in atto dal 1° gennaio 2021”.

Fonte: The Financial Times