L'UE ALLA GRAN BRETAGNA – SERVE ONORARE L'ACCORDO CON L'IRLANDA DEL NORD

Bruxelles chiede chiarezza in merito ai controlli che il Regno Unito intende applicare, post Brexit, per commerciare con l'Irlanda del Nord, dopo che la Gran Bretagna ha respinto le proposte dell'UE di istituire un ufficio tecnico permanente a Belfast per monitorare i controlli. L'accordo firmato garantisce all'UE il diritto di avere funzionari sul campo per monitorare come la Gran Bretagna applica i controlli sulle importazioni, ma il governo britannico ha sostenuto che una presenza permanente sarebbe eccessiva. Penny Mordaunt, direttore generale del Regno Unito e uno dei ministri incaricati dell'attuazione dell'accordo, ha spiegato le ragioni per cui la Gran Bretagna ha respinto la richiesta, affermando che il controllo potrebbe essere intrapreso con altri mezzi, ad esempio attraverso visite ad hoc mentre la creazione di un ufficio stabile non sarebbe coerente con il delicato equilibrio di diritti e responsabilità delle parti stabilito nel protocollo.

Michel Barnier, negoziatore dell'UE, ha avvertito che i futuri colloqui sui rapporti tra le due parti saranno messi a repentaglio se la Gran Bretagna non mostrerà un chiaro impegno nell’attuare l'accordo firmato l’anno scorso. Bruxelles teme infatti l'incapacità della controparte di preparare l'opinione pubblica per gli inevitabili attriti commerciali che deriveranno dal protocollo dell'Irlanda del Nord. Barnier sostiene che l’UE necessita di prove concrete del fatto che il Regno Unito stia avanzando con l'introduzione delle procedure doganali concordate per le merci che entrano nell'Irlanda del Nord dalla Gran Bretagna. Inoltre, sono necessarie prove che il Regno Unito sarà in grado di effettuare tutti i necessari controlli sanitari e fitosanitari, nonché controlli normativi sulle merci che entrano nell'Irlanda del Nord dall'esterno dell'UE a partire dal gennaio 2021.

Questo compromesso ha evitato il rischio di un confine duro con la Repubblica d'Irlanda, mantenendo l'Irlanda del Nord all'interno del territorio doganale del Regno Unito; il nuovo sistema dovrà essere pronto per la scadenza del periodo di transizione. I politici europei sono stati allarmati dai commenti di Boris Johnson e dei ministri del Regno Unito che suggeriscono che l'accordo avrà un impatto minimo per le società che commerciano attraverso il Mare d'Irlanda. Il protocollo rimane fortemente controverso nell'Irlanda del Nord, dove i politici sindacalisti hanno chiesto a Johnson di assicurarsi che non vi siano ostacoli al commercio all'interno del Regno Unito.

Il comitato per i negoziati dovrà affrontare diverse questioni nei prossimi mesi, compresa la delicata materia di come determinare se le merci sono a rischio di entrare nel mercato unico e quindi soggette ai dazi doganali dell'UE. In base all'accordo dello scorso anno, tutti i prodotti sono considerati a rischio a meno che non soddisfino i criteri concordati da entrambe le parti. Altre questioni problematiche riguardano l'imposta sul valore aggiunto e le restrizioni agli aiuti di Stato.

Fonte: The Financial Times