OGGI DOVEVA ESSERE IL GIORO DELLA BREXIT INVECE I PARTITI SI PREPARANO ALLE ELEZIONI

Due anni e mezzo dopo la decisione di Theresa May di indire una rapida elezione dove perse la maggioranza, il suo successore Johnson si trova in una posizione molto simile. Le circostanze politiche rispecchiano le medesime della May, che cercava di ottenere la maggioranza per assicurarsi un accordo sulla Brexit. La campagna ufficiale non inizierà fino alla prossima settimana, tuttavia Johnson e Corbyn hanno già scambiato le linee di attacco mercoledì. Il primo ministro ha dichiarato che il leader dell'opposizione sta pianificando di rovinare quello che dovrebbe essere un anno glorioso, mentre dall’altro lato, Corbyn ha attaccato Johnson sul National Health Service, accusandolo di tagliare finanziamenti.

La volontà del Primo Ministro di votare prima di Natale è stata in parte motivata dal buon andamento del suo partito nei sondaggi, che è cresciuto costantemente da luglio. Proprio uno di questi, la scorsa settimana, vedeva i Tories con ben 16 punti di vantaggio su Corbyn. Gli esperti avvertono però che queste elezioni saranno ancora più imprevedibili e difficili rispetto alle precedenti. La decisione di organizzare le elezioni generali prima di portare il Regno Unito fuori dall'UE, si fonda su valide ragioni tattiche, secondo i sostenitori di Johnson. Infatti, se il primo ministro avesse cercato di portare a termine il suo accordo sulla Brexit attraverso i Comuni, si sarebbe impantanato nella procedura parlamentare e sarebbe stato attaccato per il dithering. E’ quindi più opportuno cercare di ottenere la maggioranza e usarla per ottenere la ratifica della Brexit in un nuovo parlamento.

Questa strategia comporta tuttavia dei rischi; uno dei maggiori è che il partito Brexit di Nigel Farage potrebbe attaccare il Primo Ministro per non aver mantenuto la sua promessa. Seppur la campagna non sia ancora iniziata, l'onorevole Johnson ha commesso un grave errore partecipando a queste elezioni dopo aver lasciato emergere molti titoli sui piani di deregolamentazione post Brexit e controversi colloqui commerciali statunitensi. In questo modo, ha dato ai partiti di opposizione una preziosa linea di attacco.

Fonti: Bloomberg, Financial Times