«PREPARATEVI ALLA BREXIT», AL VIA LA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE DEL GOVERNO BRITANNICO

I cartelloni pubblicitari sono stati svelati e le pubblicità inizieranno presto su Internet dopo che il governo britannico ha lanciato quella che affermava essere la più grande campagna di informazione pubblica al fine di preparare gli inglesi e non solo a lasciare l'UE. Sul portale GOV.UK un vademecum per cittadini, imprenditori e turisti per prepararsi all’uscita il 31 ottobre.

Dopo le manifestazioni in tutta la Gran Bretagna contro Johnson, è partita nella giornata di ieri, 1°settembre, la campagna pubblicitaria, per informare cittadini e turisti su cosa succederà dopo il 31 ottobre. Lo slogan è “Get Ready for Brexit” e coinvolgerà tutti i media, tv, stampa, social e cartellonistica. Lo slogan è apparso per la prima volta su uno schermo pubblicitario accanto ad un negozio John Lewis presso il centro commerciale Westfield a Stratford, est di Londra, incombendo sui visitatori.
Sul sito del governo è stata pubblicata una sezione con tutte le informazioni utili: i viaggiatori vengono allertati sulla possibilità di ritardi alla frontiera britannica dopo il 31 ottobre, ai possessori di animali domestici viene consigliato di consultare il veterinario prima viaggiare nell'Unione Europea, viene poi consigliato di rifare il passaporto al più presto e di prestare attenzione alle tariffe telefoniche per la probabile cessazione della norma europea che prevede il roaming a tariffa nazionale riservato ai Paesi aderenti all’Unione Europea. Il sito dà accesso ad un questionario pensato per individui e aziende con l'obiettivo di spiegare quale sia, in termini concreti, l'impatto immediato dell'uscita del Paese dall'Ue. Gli utenti possono specificare se intendono viaggiare, esportare nell'UE o se sono cittadini britannici che vivono in altri Paesi dell’Unione. Sulla base delle indicazioni inserite il sito genera quindi un profilo ma soprattutto una sorta di vademecum personalizzato su come prepararsi alla Brexit. Secondo alcune ricerche di mercato il 50% della popolazione inglese ritiene probabile un’uscita per quella data, il 42% delle piccole e medie aziende non si sente preparato a questa eventualità e solo il 31% ha cercato informazioni sul tema, suggerendo l'ignoranza su larga scala di ciò che la Brexit causerà a meno di due mesi dalla data d’uscita.

Downing Street aveva già precedentemente informato che la campagna pubblicitaria finanziata dai contribuenti costerà  circa £ 100 milioni di sterline, anche se sono stati sollevati dubbi sul fatto che il governo possa realisticamente spendere così tanto in una campagna della durata di soli due mesi. Inoltre, una delle principali fonti del settore pubblicitario ha sottolineato che questa cifra è superiore all'importo speso per la pubblicità tradizionale nel Regno Unito dai principali marchi di consumo come Amazon, Tesco e Asda per tutto il 2018. Ciò suggerisce che o il governo sta sopravvalutando l'importo che intende spendere nel tentativo di attirare maggiore attenzione o che Downing Street sta davvero lanciando una campagna pubblicitaria che non avrà eguali nella sua ubiquità. Tuttavia, i sostenitori della Pro-Brexit hanno già fatto un confronto con i milioni spesi in volantini consegnati in ogni casa del Regno Unito durante il referendum UE 2016 del governo di David Cameron a sostegno dell’attuale campagna.

Fonte: The Guardian