URSULA VON DER LEYEN PARLA DELLA BREXIT

Nel suo primo intervento sulla Brexit nel Regno Unito, in vista dei colloqui con il Primo Ministro, Ursula von der Leyen ha avvertito che sarà "impossibile" per il Regno Unito raggiungere un accordo commerciale globale entro la fine del 2020, data autoimposta da Johnson.

Parlando alla London School of Economics, all'inizio della giornata di ieri, l'Onorevole von der Leyen ha affermato che l'UE è pronta a negoziare un partenariato con il Regno Unito, avvertendo però di possibili “difficili” discussioni future. La stessa ha ribadito la posizione dell'UE secondo cui, più la Gran Bretagna sceglie di divergere dagli standard del blocco post-Brexit, minore sarà l'accesso al mercato unico. Infine, ha ricordato alla City che il suo accesso al blocco non sarà più lo stesso.

Il nuovo presidente ha affermato che, il Regno Unito e l'UE rimarranno “migliori amici", ma "non saranno più vicini come prima". Von der Leyen ha sostenuto l’intenzione di voler raggioungere il miglior accordo possibile, ma la verità è che la partnership non sarà più la stessa di prima e non potrà e non sarà più vicina come prima.

Nel pomeriggio, durante l’incontro con il Primo Ministro britannico, la coppia non ha trattato argomenti  commerciali e, se si pensava che la Brexit fosse difficoltosa, in seguito ai commenti di von der Leyen si percepisce come le maggiori difficoltà debbano ancora venire. Un portavoce di Downing Street ha infatti dichiarato che seppur i colloqui siano stati positivi, Johnson è stato chiaro sul fatto che il processo di negoziazione non verrà esteso. Di fronte a questa volontà, Ursula ha avvertito che in mancanza di un'estensione oltre il 2020, non ci si può aspettare di concordare ogni singolo aspetto del nuovo partenariato, definendo la scadenza "molto stretta".

Dopo l’uscita il 31 gennaio, il Regno Unito entrerà in un periodo di transizione di 11 mesi in cui seguirà ampiamente le regole dell'UE ma non avrà alcuna rappresentanza nelle istituzioni del blocco. A partire da quel momento, quando il Regno Unito lascierà l'UE, le due parti potranno iniziare i colloqui sulle loro future relazioni economiche (1 febbraio).

Johnson, dall’altro lato, ha auspicatio un partenariato positivo, basato su una cooperazione amichevole, interessi e valori condivisi, nonché su un ampio accordo di libero scambio riguardante beni, servizi e cooperazione in altre aree.

Fonte: BBC News & Bloomberg-Brexit Bulletin